Siamo abituati a pensarle piccole, per lo più come piante da vaso. Ma le begonie sono tante, e nella loro varietà di specie c’è spazio anche per esemplari da record, come quella rinvenuta in Tibet: alta oltre tre metri e larga più di due. Le presentazioni al pubblico sono già avvenute: alcuni visitatori hanno potuto ammirarla presso lo Shanghai Chenshan Botanical Garden nel 2020, poco dopo la sua scoperta. Per la comunità scientifica però le presentazioni ufficiali arrivano con la pubblicazione sulle pagine di PhytoKeys dell’annuncio appunto della scoperta della Begonia gigantica.

Il professor Daike Tian con la begonia gigante (foto Qing-Gong Mao) 

A scoprire la nuova specie – un record asiatico e probabilmente mondiale, spiegano gli autori della ricerca – è stato il team di Daike Tian dello Shanghai Chenshan Plant Science Research Center, che ha scovato alcuni esemplari da record (non uno solo dunque) nella contea di Mêdog, in Tibet, una zona ricca di begonie. E dopo averne analizzato le caratteristiche morfologiche, averla confrontata con altre specie, rivisto la letteratura e compiuto anche analisi molecolari, l’équipe ha stabilito che si tratta di qualcosa di nuovo per questo genere di piante.

 

L’esemplare più grande arriva a un’altezza di 3,6 metri, con parti del fusto che arrivano a 12 cm di diametro: abbastanza da valere il nome di gigante alla nuova specie, scrivono gli autori. Oltre alle dimensioni fuori norma, della nuova specie sappiamo poi che predilige i pendi delle foreste, vicino ai corsi d’acqua, a un’altitudine compresa tra 450 e 1400 metri. Morfologicamente invece, spiegano i ricercatori, somiglia alle specie B.longifolia e B. acetosella.

Il gambo principale della pianta, grande quanto un braccio (foto Daike Tian) 

Il paper che presenta ufficialmente la begonia gigante è ricco di disegni sulle caratteristiche delle diverse parti della pianta, descritte meticolosamente come in qualsiasi testo di botanica, quanto delle immagini scattate durante e dopo il campionamento sul campo. Ma accanto alle descrizioni della nuova specie, trovano spazio anche quelle sulla distribuzione della pianta: se è vero che non si esclude la scoperta di nuovi esemplari in nuove località, ad oggi, secondo gli autori la B.gigantica non se la passa benissimo. Gli habitat frammentati, non più di cinque popolazioni osservate con un totale di circa mille esemplari, la classificano per ora come una specie in pericolo.