“Siamo pronti ad accogliere le istanze dei giovani e fornire loro ogni strumento necessario per far sentire la propria voce. Servono soluzioni innovative per affrontare la crisi climatica: il futuro dipende anche dall’impegno e dalle idee delle nuove generazioni”. È quanto ha dichiarato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energica, Gilberto Pichetto nel corso dell’incontro con i giovani attivisti ambientali provenienti da tutto il mondo, in occasione della 53/a Giornata mondiale della Terra organizzata da Earth Day Italia alla Nuvola di Roma e trasmessa su RaiPlay.
Durante l’evento, a cui ha preso parte anche il Coordinatore del Centro per il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo, Agostino Inguscio, il ministro Pichetto ha confermato “la propria disponibilità e l’impegno politico a promuovere le proposte dei giovani in ambito internazionale, sia nell’ambito della prossima Cop28 che del G7 a presidenza italiana”, riferisce una nota del Mase.
In questa direzione, si colloca la campagna “All4Youth Italia 2023”, promossa dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, per creare un percorso di incontri con l’obiettivo di promuovere l’evento “Youth4Climate: Sparking Solutions”, che si terrà a Roma il prossimo ottobre, e radunerà centocinquanta giovani provenienti da tutto il mondo, conclude la nota.
Torino: la protesta degli ambientalisti
Questa mattina nel centro di Torino attivisti climatici e rappresentanti della società civile hanno bendato gli occhi della statua del Duca d’Aosta in piazza Castello, e la statua di Mazzini in corso Andrea Doria. Hanno poi appeso al collo un cartello con scritto “Opera non fruibile. Crisi climatica: arrestate i veri responsabili” e si sono seduti ai piedi delle statue ad attendere le forze dell’ordine. Il riferimento esplicito, come spiegano Extinction Rebellion, Fridays For Future, GreenTo, “è al nuovo disegno di legge proposto qualche settimana fa dal ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che prevede multe da 20mila a 60mila euro, più le sanzioni penali, per quanti distruggano, disperdano, deteriorino o rendano ‘in tutto o in parte inservibili o non fruibili beni culturali'”. Fanno sapere che “un attivista 21enne di Scientists Rebellion e Fridays for Future, dopo avere compiuto questa stessa azione a Vercelli, domenica 16 aprile, è stato prelevato dalla sua abitazione dalla polizia, portato in questura e denunciato, rischiando la reclusione da due a cinque anni e la multa da euro 2.500 a euro 15.000″. Per questa ragione, Extinction Rebellion, Fridays for Future, Legambiente e alcuni esponenti di Sinistra ecologista, tra cui le consigliere comunali Sara Diena e Alice Ravinale, hanno deciso di compiere questa azione di disobbedienza civile in segno di solidarietà in una giornata simbolica.
Londra: la maratona degli attivisti
Gli ambientalisti britannici di Extinction Rebellion, noti per i loro “flash mob” di resistenza passiva per sensibilizzare l’opinione pubblica attraverso clamorose azioni di disturbo, hanno cominciato ieri a Londra “the big one”, una mega protesta di 4 giorni in concomitanza con la Giornata mondiale della Terra. La protesta non risparmierà la maratona di Londra in programma per domani: ma, nonostante le preoccupazioni per il suo regolare svolgimento, gli ambientalisti dichiarano di volerci “convivere” con lo slogan “running out of time”, un gioco di parole che in italiano corrisponde a “il tempo corre”, per evidenziare il ritardo delle azioni sul clima. La mobilitazione, sottolineano gli stessi promotori in una nota, è sostenuta da “oltre 200 organizzazioni, fra cui Greenpeace, Friends of the Earth, Pcs Union”. La pagina di accesso del sito è dominata da un numero in continuo aggiornamento a caratteri cubitali: rappresenta le firme dei sostenitori della mobilitazione, attualmente oltre 31 mila.
WWF a Roma con zanne d’avorio in piazza
Il Wwf ha scelto la Giornata della Terra-Earth Day per accendere i riflettori sui “crimini contro la natura” perché è “un fenomeno globale che minaccia gli equilibri di un pianeta reso già fragile da inquinamento, cambiamenti climatici, consumo del suolo, esaurimento delle risorse e altre conseguenze delle nostre attività insostenibili”. Per un giorno in Piazza di Spagna è comparsa una ‘scena del crimine’ sugli elefanti con l’installazione autorizzata di enormi zanne di (finto) avorio ispezionate da figuranti travestiti da polizia scientifica. Il pubblico è stato coinvolto nella ricerca delle impronte dei colpevoli e invitato a lasciare la propria su uno speciale pannello parlante, come gesto simbolico del proprio impegno nel contrastare questo fenomeno. L’evento ha aperto una lunga Maratona Wwf contro i crimini di natura che fino al 24 maggio sensibilizzerà il grande pubblico “sugli impatti, sconosciuti e sottovalutati, che le azioni dei criminali di natura hanno su biodiversità, salute umana, economie, società”. Oggetto di questi crimini sono: uccelli (vittime di uccisioni, catture di animali vivi, prelievo di uova o pulli di uccelli a rischio di estinzione da destinare a mercati illeciti che fruttano ingenti guadagni ai trafficanti); specie che versano in un grave stato di conservazione come rettili o anfibi, sia autoctoni, sia esotici; pesci d’acqua dolce o specie marine come coralli, squali, oloturie, ricci e datteri di mare. Frequente è inoltre l’importazione di animali esotici o di loro parti come l’avorio, il corno di rinoceronte, la pelle di tigre o di leopardo.
I crimini contro la natura, ricorda il Wwf, sono la quarta attività criminale più redditizia al mondo – dopo traffico di droga, contraffazione e contrabbando di armi – generano entrate per 280 miliardi di dollari l’anno e costituiscono un settore della criminalità in crescita. L’Italia, ricorda l’associazione del panda, è uno dei primi nove paesi di destinazione e di origine per il commercio di fauna selvatica attraverso gli aeroporti.