Cinque tombe egizie di dignitari dell’Antico Regno e del Primo periodo Intermedio, quindi fra i 4.700 e 4.000 anni fa circa, sono state scoperte a Saqqara, la necropoli faraonica una trentina di km a sud del Cairo, non lontano da Giza, dove si trovano le piramidi a gradoni, più antiche di quelle di Cheope, Chefren e Micerino che sono il simbolo stesso della civiltò dei faraoni. La notizia, diffusa dal ministero del Turismo egiziano con una nota un paio di giorni fa, è stata ufficialmente presentata oggi.
Alle cinque tombe, come ha raccontato il segretario generale del consiglio supremo delle Antichità, Mostafa Waziri, si scava da settembre. Appartenevano ad alti dignitari, legislatori regionali e supervisori del governo di quell’epoca. “Tutte le tombe sono ben dipinte e docorate – ha aggiunto Waziri, spiegando che gli scavi continueranno. “Pensiamo di poter trovare altre tombe”. Le immagini mostrate attraverso i social media dal ministero egiziano mostrano fosse che conducono alle tombe. Le pareti sono decorate con geroglifici e immagini di animali sacri, oltre agli elementi decorativi abitualmente usate dagli Egizi nei sepolcri.
Come già aveva anticipato la prima nota, una tomba apparteneva a un dignitario di nome “Iry” ed è costituita da un profondo “pozzo” che conduce ad una camera decorata con scene funerarie. Vi è stato rinvenuto un sarcofago in pietra calcarea. Un seconda tomba era di “una donna che potrebbe essere la moglie di un uomo di nome Yaret e ha un pozzo funerario rettangolare”, informa ancora il testo aggiungendo che un altro sepolcro apparteneva un sacerdote e “purificatore”, Pepi Nefhany. In questo caso il “pozzo funerario” è profondo sei metri. Un quarto pozzo, della stessa misura, fu costruito per una donna di nome Petty che era “l’unica responsabile dell’abbellimento del re e sacerdotessa di Hathor”. La quinta tomba era stata allestita per un uomo di nome Henu, “sorvegliante e supervisore della casa reale”: è costituita da un pozzo funerario rettangolare profondo sette metri, precisa il dicastero annunciando che saranno condotti altri studi per svelare ulteriori “segreti di queste tombe”.
Il sito di Saqqara è parte della grande necropoli che faceva capo all’antica capitale di Menfi, e che racchiude le piramidi di Giza e quelle di Abu Sir, Danshur e Abu Ruways. Il tutto è Patrimonio Unesco dal 1970. Negli anni recenti, l’Egitto ha ampiamente fatto uso delle continue nuove scoperte archeologiche come strumento di promozione turistica, anche per compensare le diaspore degli ospiti, in particolar modo internazionali, dovute agli anni di instabilità politica e violenza seguiti alla destituzione di Hosni Mubarak prima e alla pandemia poi. I recenti segnali di recupero, frutto delle prime riaperture dei flussi internazionali del viaggio, ha però subito un brusco arresto con l’invasione russa dell’Ucraina: i cittadini di entrambi i Paesi sono infatti tra i più affezionati ospiti dell’Egitto e in generale del Medio Oriente.