Quando si parla di inquinamento, non è solo lo smog a destare preoccupazione. Una crescente attenzione è riservata anche ai rifiuti di plastica e in particolare alle microplastiche che, sempre più, rappresentano una minaccia per l’ambiente, sia terrestre che marino, e per la salute dei suoi abitanti: oltre ad alterare l’ecosistema, difatti, entrano anche nella catena alimentare con conseguenze drammatiche. Un passo avanti è stato compiuto con l’entrata in vigore nell’Unione Europea, a partire dal 3 luglio 2021, della direttiva Sup (Single Use Plastics) che ha vietato l’utilizzo di prodotti in plastica monouso: una decisione importante, ma c’è ancora molto da fare. Il problema è serio, i numeri parlano chiaro e sono piuttosto allarmanti: ogni anno finiscono negli oceani 14 milioni di tonnellate di plastica di cui 229 mila solo nel Mediterraneo e le previsioni per il futuro non sono affatto rosee. Impossibile fare finta di niente, urge intervenire per ripristinare quell’equilibrio andato ormai in frantumi. È necessaria in primis una presa di coscienza, sia da parte delle aziende che dei cittadini: ognuno nel suo piccolo può fare qualcosa di concreto adottando comportamenti responsabili, prediligendo prodotti alternativi alla plastica, smaltendo correttamente i rifiuti e prendendo parte a iniziative di pulizia in difesa dell’ambiente.
A dare il buon esempio è stato il brand di legwear e beachwear Calzedonia che, dopo il successo riscosso lo scorso anno, è tornato a collaborare con WWF Italia per la nuova edizione del tour Missione Spiagge Pulite, partito alla fine di aprile presso l’Oasi WWF Dune degli Alberoni, riserva naturale di grande valore naturalistico. A fare da apri pista sono stati gli oltre 300 membri del suo staff, provenienti da tutta Europa, che si sono dati appuntamento al Lido di Venezia per ripulire la spiaggia e liberarla dai rifiuti e dalle microplastiche. Un’attività che ha sensibilizzato i lavoratori trasmettendo loro i valori in cui l’azienda crede: l’invito è esteso a chiunque, tutti in realtà possono diventare volontari. Sono più di 100 gli appuntamenti in calendario, fino ad agosto, organizzati dagli attivisti del WWF Italia tra i litorali marini, le sponde dei fiumi e le aree naturali dello stivale per dare concretamente una mano all’ambiente.
L’iniziativa, che accompagnerà per tutta l’estate la campagna GenerAzioneMare del WWF, mira a ripulire 3 milioni di m² di territorio italiano, spiagge in primis, contrastando la dispersione della plastica in natura: il marchio veneto supporterà la missione impegnandosi a pulire 1 m² di spiaggia per ogni bikini prodotto. Come si dice, l’unione fa la forza. Per aderire a questa proposta basta collegarsi al portale dedicato presente sul sito WWF Italia, visualizzare sulla mappa l’evento di proprio interesse e iscriversi. Una volta giunti a destinazione i partecipanti riceveranno un kit contenente una borsa in canvas in cotone riciclato, un paio di guanti, una t-shirt con il logo della partnership Calzedonia-WWF, nonché un voucher sconto offerto dall’azienda come forma di ringraziamento, magari da impiegare per l’acquisto di uno dei costumi green della nuova collezione realizzati con un filato ricavato dal riciclo di bottigliette di plastica PET. Comportamenti etici ma anche prodotti green: questo fa di Calzedonia un’azienda orientata alla sostenibilità.
Tra le novità di quest’anno figura un’iniziativa di Citizen Science che mira a coinvolgere attivamente i cittadini nella raccolta di dati rendendoli partecipi delle attività di ricerca a fini scientifici. Durante l’estate infatti, facendo tesoro delle linee guida fornite tramite newsletter, nei negozi nonché sul sito del WWF Italia, potranno scendere in campo per monitorare e segnalare la presenza di rifiuti in plastica rinvenuti sulle spiagge italiane.
Nel solco dei progetti a tutela dell’ambiente, Calzedonia ha altresì avviato un progetto di ricerca, in collaborazione con l’Università delle Marche, al fine di valutare l’impatto delle proprie attività e soprattutto la dispersione di microplastiche durante le fasi di produzione, utilizzo e lavaggio dei costumi. Ebbene sì, anche semplici gesti quotidiani come fare la lavatrice possono rappresentare una minaccia per l’ecosistema: a tale proposito l’azienda intende individuare soluzioni eco-compatibili per minimizzare il rilascio degli inquinanti in fase di bucato. Non c’è che dire le nostre azioni hanno un peso: abbracciare uno stile di vita più sostenibile e consapevole significa fare del bene a sé stessi ma anche al Pianeta. Impariamo a rispettarlo e a salvaguardarlo: il futuro è nelle nostre mani.
Per approfondire l’iniziativa vai sul sito di Calzedonia.