L’energia che c’era e quella che c’è. L’energia e l’ambiente. L’uno e l’altra, a dispetto delle apparenze, possono “muoversi” insieme. Muoversi per muovere i nostri progetti. Per esempio progettare il futuro; quello nostro. Il nostro e quello del Pianeta nel quale viviamo. L’energia che c’era, quella che c’è e quella che – se solo lo vogliamo – può far bene all’ambiente, mare compreso. Impegnarsi per questo; impegnarsi per poter continuare a lavorare, produrre, crescere senza “ferire” la Terra, senza sprecare, senza “sporcare” l’aria e l’acqua. Si può fare? Certo che sì e – in effetti – c’è chi lo fa da decenni. Stiamo parlando di uno degli operatori energetici più grandi d’Europa che opera nel nostro Continente e che vanta, oggi, oltre 50 milioni di clienti.
Torniamo a noi; al Belpaese, dove l’operatore di cui parliamo – E.ON – è presente dal 2000 e “serve” oltre 900 mila clienti. E.ON si impegna, da sempre, per offrire soluzioni energetiche efficienti che consentano di ottimizzare i consumi e i costi dell’energia di abitazioni e aziende, oltre che fornire energia elettrica da fonti rinnovabili. In Italia si concentra sulla proposta di prodotti e servizi energetici competitivi, in grado di rispondere alle nuove esigenze dei consumatori per un utilizzo più smart ed efficiente dell’energia e per mettere le persone nelle reali condizioni di contribuire alla svolta green per la salvaguardia del pianeta, partendo dalla sostenibilità della propria abitazione.
L’energia e l’aria; l’energia e la terra. Poi il mare, come quello che bagna l’Italia in ogni dove. Il mare e gli oceani: E.ON collabora dal 2020 con IOC-UNESCO per il ripristino di Posidonia oceanica, pianta marina fondamentale per l’ecosistema e per la produzione di ossigeno, con il progetto Save the Wave, nato nell’ambito del Decennio delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (2021-2030).
Torniamo ancora in Italia: qui quest’anno, grazie alla collaborazione con IOC-UNESCO si è svolta la prima importante tappa dell’iniziativa di cui sopra. Nel Golfo di Mondello sono stati ricoperti 100 mq di fondale con una prateria di Posidonia oceanica.
Dunque Save the Wave in Sicilia, a Palermo. Il progetto ha visto il coinvolgimento di alcuni studenti dell’Istituto palermitano Galileo Galilei, i quali hanno avuto modo di partecipare attivamente alla preparazione delle talee di Posidonia finalizzate alla “riforestazione” del fondale. Posidonia, oggi, rischia di scomparire a causa dell’inquinamento delle acque e non solo. Un tasso di perdita che, nel Mediterraneo, arriva a toccare il 5%. In pratica ogni 7 minuti scompare un “prato” vasto come un campo di calcio. Campo che, per rigenerarsi, impiegherà non 7 minuti ma qualche secolo.
Dopo Mondello, le Isole Tremiti: la seconda tappa di Save the Wave si è svolta qui lo scorso agosto, dove E.ON ha potuto contare su nuovi partner: l’Associazione The Oceancy e gli esperti dell’Università degli studi di Bari. Il reimpianto di Posidonia è stato effettuato in due siti di circa 50 m2 ciascuno, dove la pianta marina era presente in passato e dove è poi scomparsa proprio a causa delle attività umane. In totale, dunque, Posidonia è stata reimpiantata su una superficie complessiva di 100 m2, pari a circa il 10% della superficie che questo habitat ricopre alle Isole Tremiti nella sua porzione più in salute.
Per il reimpianto sono state utilizzate biostuoie in fibra di cocco, completamente naturali, che forniranno supporto alle giovani piante affinché queste possano radicare, mimando il naturale intreccio di radici e rizomi che normalmente rappresenta la parte basale delle praterie di Posidonia.
Tra i vantaggi delle praterie di Posidonia vi è la capacità di immagazzinare il carbonio per secoli o millenni. Si stima che 100 m2 di Posidonia oceanica possano assorbire ogni anno circa 13 tonnellate di carbonio. Per questo motivo è importante che il reimpianto attecchisca, con l’attenzione e la collaborazione di tutti, isolani e turisti.
“L’Azienda – ha detto Davide Villa, Chief Customer Officer di E.ON Italia – vuole essere alleata del mare e di tutte quelle realtà istituzionali, associative ed educative che hanno come obiettivo la salvaguardia dell’ecosistema marino. Perché il mare è una risorsa insostituibile per la vita di tutti noi. Per questo abbracciamo progetti concreti impegnandoci in programmi divulgativi e formativi per le scuole”. Il mare; poi la terra. Quella che calpestiamo e quella nella quale viviamo, con la T maiuscola. Il mare, la terra, l’aria e poi noi. Noi e la nostra energia. Energia per scaldarsi, muoversi, lavorare, costruire.
Costruire il futuro.
Per ulteriori informazioni consulta la pagina di E.ON Energia.