Uno spettro si aggira per l’Europa. Anzi due. Il primo spettro ha la faccia di Vladimir Putin. È l’incubo quanto mai reale dell’Ucraina – il Paese più grande d’Europa – devastata da un esercito invasore per ordine di un tiranno, come nel “vecchio continente” non succedeva da tre quarti di secolo. Per fermare questo scempio di diritto e di umanità l’Europa deve usare tutti i mezzi possibili, unico limite invalicabile coinvolgersi direttamente nel conflitto che vorrebbe dire una nuova guerra europea ancora più tragica che nel passato: dunque sanzioni rigorose contro Mosca, sostegno politico e materiale alla resistenza degli ucraini, impegno attivo e incessante sul piano diplomatico perché cessi l’invasione e si arrivi ad un accordo di…