Dopo aver lambito i lidi di Genova, Il tour Missione Impatto Zero è sbarcato a Milano per portare le grandi sfide della transizione energetica sul territorio lombardo e per mettere a posto i tasselli di un mosaico, di uno scenario e di un contesto in continua evoluzione.

L’evento, che ha avuto un occhio di riguardo per il mondo dell’impresa e in particolare per le aziende più strutturate dal punto di vista della strategia energetica, è stato l’occasione per immaginare il prossimo futuro insieme a tanti esperti del mondo dell’energia e dell’industria.

Ad aprire il talk è stato lo chef Pietro Leeman, che ha spiegato cosa è l’alimentazione sostenibile. “Tutto quello che do ai miei ospiti viene da contadini che conosco, tutto è biologico, per comunicare all’ospite un modello alimentare vegetariano, con meno carne”, ha sottolineato, spiegando che “il cambiamento delle abitudini delle persone” è fondamentale.  

Demarchi (Axpo Italia): “La transizione energetica non è stata gestita in modo corretto”

Una spinta decisiva verso la sostenibilità viene naturalmente dalle energie rinnovabili. Spesso però lungaggini burocratiche e mancate autorizzazioni bloccano la realizzazione di tanti impianti in giro per l’Italia. Su questo tema è intervento Simone Demarchi, amministratore delegato di Axpo Italia, che ha parlato della necessità di “trovare compromessi” e sbloccare le opere. “La transizione non può prescindere da un ampio sviluppo di tutte le fonti rinnovabili ma contemporaneamente con una convivenza con gli idrocarburi, possibilmente gas, che è la fonte meno inquinante. Il nostro gruppo vuol fare in Italia quello che già sta mettendo in campo in altri Paesi europei: usare la  transizione per dare anche un sollievo economico alle imprese. Un’azienda come la nostra è in grado di far arrivare l’energia agli utenti finali, che hanno la possibilità, firmando contratti a lungo termine, di avere un rispario immediato rispetto al prezzo attuale”, ha dichiatato l’ad.

Un contributo imprenditoriale è arrivata da Fortunato Della Guerra, direttore tecnico di Inres-Coop, che ha spiegato come il suo gruppo abbia puntato tanto sulle rinnovabili perché ha una visione a lungo tempo. “Abbiamo sostituito quasi tutti i sistemi di illuminazione dei supermercati, li controlliamo quotidianamente a livello energetico. Sui nostri edifici abbiamo investito tanto per il fotovoltaico perché abbiamo intenzione di restarci tanto tempo”, le sue parole.

Della Guerra (Inres-Coop): “Per i nostri supermercati abbiamo puntato tanto sul fotovoltaico”

Una linea sposata in pieno anche da Alberto De Matthaeis, amministratore delegato di Carcano: “La nostra strategia è quella di diventare a impatto zero dal 2030. Stiamo lavorando a 360 gradi in questa direzione. Abbiamo una centrale idroelettrica e stiamo facendo accordi di fornitura da fonti rinnovabili”, ha spiegato.

A riportare il focus sulle grandi difficoltà che stanno affrontando le imprese in questi ultimi mesi è stato Andrea Canetti, dirigente Confindustria Ceramica e responsabile Energia, Ambiente e Infrastrutture. “Le aziende italiane sono tra le più penalizzate perché l’aumento del costo del gas non ha seguito lo stesso andamento in tutto il mondo. Dato che l’industria ceramica italiana esporta l’85% dei suoi prodotti le conseguenze sono sia strategiche sia di competitività”.

“I bisogni delle imprese sono da un lato molto contingenti, vista la dinamica dei prezzi, e dall’altro, molto proiettati al futuro quando parliamo di sostenibilità e decarbonizzazione”, ha dichiarato Simone Rodolfi, head of origination and business development di Axpo Italia. “Per gli imprenditori la variabilità dei prezzi è un problema evidente perché influisce direttamente sulla programmazione”, ha aggiunto.

Rodolfi (Axpo Italia): “Aiutiamo le imprese a raggiungere una maggiore sostenibilità ambientale ed economica”

“C’è la volontà da parte delle imprese di investire e di garantirsi prezzi stabili per il futuro però bisognerebbe avere la chiarezza di sapere dove vogliamo andare. Il tema della sostenibilità è importantissimo, gli obiettivi sono molto chiari, ma è evidente che per arrivarci c’è bisogno di un percorso che permetta alle aziende di sopravvivere”, ha concluso Franco Vicentini, vicepresidente Assofond e presidente di Assofond Energia.