Dopo ben cinque anni, il progetto Life Ttgg finanziato con i fondi europei si è chiuso, ma non si è certo fermato l’attività di ricerca e sviluppo di Enersem. Lo spin-off del Politecnico di Milano, che è tra i partner tecnologici del Consorzio Grana Padano nell’iniziativa europea, sta collaborando a due importanti progetti, che hanno come obiettivo lo stesso del software Ssda, ovvero migliorare l’efficienza nell’utilizzo delle risorse da parte di tutti gli operatori che lavorano nella filiera dell’industria casearia.

“Il primo progetto riguarda lo sviluppo di centrali frigorifere con un’efficienza quattro volte superiore a quelle attualmente utilizzate, l’altro si occupa del trattamento del siero, ovvero il sottoprodotto della lavorazione dei formaggi – spiega Matteo Zanchi, fondatore di Enersem – È infatti possibile ricavare biogas dal siero per poi utilizzarlo come fonte energetica. Questo processo ha un prodotto di scarto, l’acqua, che questa estate diventerà particolarmente utile. Si tratta infatti di acqua che può potenzialmente trovare numerosi impieghi nei caseifici”.

Il biogas viene ricavato dalla digestione anaerobica del siero, un’operazione che viene realizzata direttamente presso il caseificio. Il gas così ottenuto va poi ad alimentare dei cogeneratori che, all’occorrenza, possono bruciare anche il normale gas metano.

“Per quel che riguarda invece le centrali frigorifere l’obiettivo è quello di farle funzionare a temperature superiori, ovviamente mantenendo inalterata la sicurezza alimentare – prosegue Zanchi – Per ogni grado centigrado in più il risparmio energetico è nell’ordine del 3%”. Per comprendere l’importanza di questo fattore basti sapere che i consumi elettrici per produzione di energia frigorifera rappresentano fra il 30% e il 50% della bolletta complessiva dei caseifici.

Queste due soluzioni si affiancano all’offerta della piattaforma Ssda (Strumento di supporto per le decisioni ambientali), che Enersem in collaborazione con altri partnerdi progetto ha sviluppato a partire dall’analisi della filiera del Grana Padano (sono state coinvolte 65 aziende produttrici di latte crudo, 20 caseifici e stagionatori e 18 confezionatori). Il software svolge una duplice funzione: da una parte calcola l’impronta ambientale di un’azienda, dall’altra propone specifiche soluzioni per ridurre i consumi di energia.

In linea con la politica europea del Green Deal e con la strategia Farm to Fork, Il sistema sviluppato all’interno del progetto Life Ttgg consente l’aggiornamento e fornisce indicatori per la redazione del report di sostenibilità di impresa. È in divenire anche la possibilità di richiedere il riconoscimento di schemi di certificazione ambientale come il Made Green in Italy e la Dichiarazione Ambientale del Prodotto (Epd).