Nel “suo” museo le opere sono di fattura umana ma il vero capolavoro sta nel recupero. Enzo Suma, guida naturalistica ad Ostuni, in provincia di Brindisi, ha creato Archeoplastica, un museo online in cui si possono vedere i rifiuti pescati in mare, nonché fondatore di Millenari di Puglia, una realtà dell’alto Salento impegnata nella valorizzazione del territorio e nell’educazione ambientale. Per questo è una delle voci più importanti della seconda edizione del Festival dell’Acqua di Staranzano, dal 16 al 19 maggio in provincia di Gorizia.

Sin dall’infanzia sono sempre stato attratto dal mondo degli insetti e in primavera ogni occasione era buona per fermarmi ad osservarli. Davanti all’asilo c’era un piccolo giardino e quando oggi sento il profumo dell’erba mi vengono in mente spesso quei ricordi. Mi succede anche con il profumo del mare, vivendo a due passi dalla costa sin da piccolo passavo lì tutta l’estate. Ricordo le prime immersioni maschera e pinne e le prime esplorazioni sott’acqua. Alle elementari i miei libri preferiti erano quelli che parlavano di animali e nel tempo ho sempre coltivato questo interesse. Oltre al mare ho sempre vissuto anche la campagna e imparato da subito a conoscere la bellezza della natura che si risveglia in primavera o l’odore della terra.

Enzo Suma ha studiato Scienze ambientali all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Al rientro in Puglia inizia la sua gavetta nelle aree protette pugliesi specializzandosi nell’educazione ambientale diventando una guida naturalistica professionale. “Dopo l’Università – continua Suma – sono riuscito subito a inserirmi nel mondo della aree naturali protette e dell’educazione ambientale, ma nel frattempo era cresciuta anche una grande passione per l’ulivo monumentale e per le esplorazioni nel mio territorio. Vivo ad Ostuni, nel cuore della piana degli ulivi monumentali, ed esplorando le campagne allora avevo conosciuto ulivi enormi ma nessuno ne era al corrente. E così è nato un progetto che ha lo scopo di valorizzare il patrimonio degli ulivi monumentali pugliesi. In questi anni ho fatto conoscere tanti esemplari straordinari che si trovano sperduti nelle campagne pugliesi e che senza una guida la gente non avrebbe avuto modo di conoscere”.

Dal 2013 Suma è impegnato nella  tutela del fratino, un piccolo uccello considerato a rischio. “Negli anni – aggiunge Suma – mi sono sempre occupato di tutela dell’ambiente e di conservazione della natura, specialmente delle specie a rischio come la tartaruga marina e il fratino. Stiamo parlando di un piccolo uccellino che nidifica a terra, generalmente sulla sabbia. Da noi in Puglia questo uccello si è adattato molto bene alla bassa scogliera rocciosa e ci sono fortunatamente ancora molte coppie nidificanti. Ma la tendenza è negativa e così per anni ho protetto i nidi più a rischio, creando dei veri e propri presidi con i volontari che mi seguono per far sì che la gente rispetti il limite di sicurezza creato a tutela dei nidi per non creare disturbo durante la cova e tutelando i piccoli nati da eventuali cani lasciati liberi senza guinzaglio. Insieme ad un esperto dell’Ispra siamo riusciti inoltre ad inanellare alcune coppie per poter ricavare informazioni preziose, utili alla tutela di questa specie”.

Con oltre 200 reperti raccolti, nasce il progetto Archeoplastica.

L’idea nasce a fine 2018 con il ritrovamente del primo reperto di cinquant’anni fa. Da allora ho sempre fatto molta attenzione a tutte le plastiche che si trovano in spiaggia, scoprendo che non è affatto raro trovarne spiaggiate di oltre cinquant’anni fa. Così, dopo aver messo da parte un bel po’ di reperti, ho strutturato il progetto che è stato poi ufficializzato nel 2021 riscuotendo da subito un grande interesse da parte di tutti i media nazionali, e non solo. Subito dopo è nata la positiva esperienza con i social media che oggi ci consentono di parlare ad oltre mezzo milione di follower.

Al Festival dell’Acqua di Staranzano, dedicato alla risorsa più importante della Terra, Enzo Suma racconterà – insieme a tanti altri eroi dell’ambiente – quel che si può fare nel nostro piccolo.

Io cerco di adottare dei piccoli accorgimenti che mi consentono di non utilizzare plastica monouso. Non si può essere perfetti e ognuno può fare ciò che è nei limiti delle proprie possibilità. Solo per fare un esempio ogni anno risparmio decine di bottiglie d’acqua perché da anni bevo acqua del rubinetto.