L’erba cipollina, pianta aromatica perenne, è chiamata anche porro sottile, aglio ungherese, aglio selvatico e aglio cipollino. Allium schoenoprasum è il suo nome botanico. Appartenente alla famiglia delle Liliacee, al genere Allium e alla classe Liliopsida (la stessa dello scalogno, dell’aglio, del porro e della cipolla), l’erba cipollina ha origine in Europa, nord America e Asia: in Italia cresce spontaneamente nelle zone delle Alpi e degli Appennini settentrionali. Il suo habitat sono i prati umidi, ma anche i punti riparati sotto le rocce e in generale i terreni fertili e freschi. Questa meravigliosa pianta presenta piccole dimensioni e proprio per questo è molto diffusa negli orti domestici ed è coltivata in vaso su balconi e terrazzi.
Erba cipollina: le caratteristiche
L’erba cipollina è una pianta aromatica molto amata, dalla coltivazione semplice. Si tratta una coltura perenne, che non richiede quindi di essere seminata ogni anno, occupa poco spazio e non comporta una manutenzione eccessiva. Dall’aspetto simile a fili d’erba cavi, la pianta è di un bel verde intenso, presenta un portamento cespuglioso ed è contraddistinta da foglie strette, lunghe, carnose e tubolari: i suoi steli si estendono circa per 20-30 cm di altezza, sono molto aromatici, dal diametro di massimo 5 mm e vengono raccolti freschi, recidendoli poco sopra il terreno, per poi essere impiegati crudi e tritati per insaporire i piatti.
Pianta erbacea aromatica, l’erba cipollina è molto decorativa grazie alle sue infiorescenze a ombrello, impreziosite da fiori campanulati di grandi dimensioni, declinati in splendide sfumature del rosa e del viola, commestibili e capaci di far apparire qualsiasi orto un prato fiorito. I fiori dell’erba cipollina di solito fanno la loro comparsa tra la primavera. Dopo la fioritura, i frutti si presentano in capsule dalla forma triangolare, che racchiudono 2 o 3 semi neri.
Erba cipollina, dove piantarla e come coltivarla
Pianta a crescita lenta, coltivare l’erba cipollina è un processo piuttosto facile, non richiedendo particolari cure e attenzioni. Trattandosi di una pianta perenne non deve essere seminata annualmente. In merito a dove posizionarla, bisogna tenere in conto di come prediliga luoghi soleggiati, ma cresca anche in zone con più ombra e può essere coltivata in vaso o in giardino: il periodo giusto per la sua semina è compreso tra fine febbraio e inizio marzo. Se si coltiva in giardino, i semi vanno piantati a una distanza tra i 20-25 centimetri e a una profondità di un centimetro. Il terreno deve essere morbido e drenato e dotato di nutrienti per aiutare lo sviluppo della pianta. La temperatura ideale per la sua coltivazione è tra i 12 e i 20 gradi.
Quando si coltiva la pianta in vaso è necessario preparare un contenitore in terracotta o plastica, profondo almeno 20 centimetri e dotato di un buco di drenaggio sul fondo, per far sì che l’acqua in eccesso defluisca. Sul fondo del vaso devono essere poste delle palline di argilla e del terreno morbido, mixato alla sabbia grossolana e al fertilizzante organico, bagnandolo senza inzupparlo. Si procede poi aggiungendo i semi della pianta, a circa un centimetro di profondità, posti non troppo ravvicinati, visto che le piantine richiedono un po’ di spazio per la loro crescita. Il vaso va messo in un punto soleggiato, assicurandosi che il clima sia mite e ben arieggiato: la pianta germoglierà nel giro di pochi giorni. Quando le piantine raggiungono i 15 centimetri si potrà iniziare la raccolta. Ogni due anni, massimo tre, si può effettuare il rinvaso.
In merito alla moltiplicazione con i cespi, il periodo migliore è l’autunno oppure la fine dell’inverno. Il processo parte estirpando la pianta madre facendo molta attenzione a non arrecare danni alle radici. Il cespo va diviso in due o tre parti, con le mani e l’aiuto di un forchettone, per poi tagliare 5 cespi, facendo in modo che ogni piantina presenti 5 bulbi nelle radici. In seguito si può procedere interrando le piantine, distanziandole di almeno 5 cm per poi ricoprire con uno strato di terriccio.
Come prendersi cura dell’erba cipollina
Per quanto riguarda la manutenzione, l’erba cipollina richiede di essere annaffiata spesso, viste le sue necessità idriche. È importante controllare di sovente che il terreno non diventi secco, aspetto che potrebbe rallentarne la crescita. In generale il terriccio dell’erba cipollina deve restare umido e ben drenato ed è importante evitare i ristagni d’acqua che potrebbero far soffrire la pianta. In estate è necessario dare da bere alla pianta quotidianamente, al mattino presto oppure alla sera.
In inverno la pianta va annaffiata solo quando è necessario: in questo periodo dell’anno va posta in un luogo protetto, dal clima tiepido e dotato di luce. Quando le temperature si alzano, l’erba cipollina può essere spostata alla luce del sole e ben presto germoglierà di nuovo. Per quanto riguarda la manutenzione bisogna tagliare regolarmente le foglie morte e ingiallite e controllare che non siano insorte malattie, anche se la pianta è di sua natura estremamente resistente e di rado è attaccata da parassiti.