“Non me l’aspettavo”. Così Simonetta Cheli ha commentato la nomina a Direttrice dei Programmi di Osservazione della Terra dell’Agenzia spaziale europea (Esa): dal 1° gennaio 2022 guiderà il centro Esrin di Frascati, succedendo a Josef Aschbacher, diventato Direttore Generale dell’Esa a marzo 2021.

“Avevo preparato la mia candidatura ma sinceramente non me lo aspettavo – dice Cheli – perché queste sono decisioni complesse dei 22 Paesi dell’Esa, che hanno una dimensione tecnica di expertise ma anche una dimensione politica”. Cosa ha reso vincente la sua candidatura? “Saper combinare expertise tecniche con capacità diplomatiche e di collaborazione internazionale”.

La nomina è arrivata durante il 300esimo Consiglio dell’Esa in corso a Parigi.: sono le prime parole di Simonetta Cheli all’ANSA, dopo la nomina a capo dei Programmi di Osservazione della Terra dell’Agenzia spaziale europea (Esa), decisa oggi a Parigi durante il Consiglio dell’ente spaziale.


Nata a Siena nel 1963, Simonetta Cheli ha lavorato presso Esa per tre decenni ricoprendo vari ruoli all’interno della Direzione dei Programmi di Osservazione della Terra, tra cui: Capo dell’Ufficio Strategia, Programma e Coordinamento, Responsabile Ufficio Coordinamento e Responsabile dell’Ufficio Relazioni Pubbliche e Istituzionali.


Ha studiato Diritto ed Economia all’Università di Yale prima di laurearsi in Scienze politiche con specializzazione in Diritto internazionale presso l’Università “Cesare Alfieri” di Firenze, in Italia. Cheli ha conseguito un diploma di studi avanzati (Dea, Diploma of Advanced Studies) presso il Centre d’Etudes Diplomatiques et Stratégiques (Ceds) di Parigi.


“Complimenti a Simonetta Cheli per questa prestigiosa nomina e i più sinceri auguri di buon lavoro da parte dell’Agenzia spaziale italiana (Asi) e della comunità spaziale Italiana. La sua nomina – il presidente dell’Asi, Giorgio Saccoccia, – è tanto più rilevante, perché il centro Esrin non solo ha sede nel territorio nazionale, ma gestisce un settore, come quello dell’Osservazione della Terra, da sempre considerato strategico dall’Italia ed importantissimo per il futuro del nostro pianeta”.