“Una brutta parentesi contro un’istituzione dello Stato”, così il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani ha commentato a Rainews24 il raid di Extinction Rebellion contro la sede del Mite, a Roma, imbrattata con la vernice. “Hanno anche fisicamente spinto delle persone, – ha proseguito il ministro – le hanno imbrattate di vernice, hanno danneggiato diversi piani all’interno. È un peccato. L’effetto di un clima dove c’è troppa menzogna, troppa cattiveria, troppi leoni da tastiera”. La transizione ecologica non deve essere divisiva, esorta Cingolani.
?? MINISTERO DELLA TRUFFA ??
Stamattina alcun* cittadin* hanno deciso di imbrattare la sede del Ministero della Transizione Ecologica.
??Perché? Siamo stanc* delle false promesse e delle parole vuote del Governo, non sta facendo nulla per contrastare il collasso ecoclimatico. pic.twitter.com/BUJ95MDN8i
— Ultima Generazione (@UltimaGenerazi1) February 1, 2022
Questa mattina gli attivisti di Xr hanno lanciato vernice gialla e rossa sui muri del ministero spiegando poi in un comunicato che si è trattato di una protesta contro la politica climatica del governo. “Altre undici persone aderenti alla campagna ‘Ultima Generazione’, promossa da Extinction Rebellion, hanno tentato di fare irruzione nel Mite pretendendo un incontro pubblico con il ministro Cingolani, quattro di esse sono entrate. Al categorico rifiuto da parte dello staff del ministro, hanno pensato di rivolgersi ad un uditorio più conscio della gravità dell’emergenza climatica ed ecologica, ovvero i muri, su cui hanno lasciato il segno del loro dissenso”, scrive l’associazione ambientalista.
“La polizia è intervenuta tempestivamente – riporta Xr – chiamata da due carabinieri che già erano all’interno del ministero e portando via dieci persone in questura. Tre macchine della polizia, un camioncino antisommossa, più tre carabinieri e altre forse dell’ordine, una ventina circa, per portare via persone non violente che hanno messo il proprio corpo e la loro sicurezza al servizio dei cittadini per chiedere un semplice incontro pubblico con Cingolani”.
“Ultima Generazione ha già da tempo chiesto un incontro pubblico non solo con Cingolani – si legge ancora nella nota -, ma anche con Draghi, Patuanelli, Giorgetti, Orlando e Carfagna; oltre 26.000 email sono state inviate dalle persone che sostengono la campagna a queste cinque figure del governo, alle quali non è giunta alcuna risposta. Perciò le persone attive in Ultima Generazione sono tornate ad alzare il tiro della loro contestazione, e continueranno finché il governo non concederà un incontro pubblico dove discutere in merito alla necessità di agire radicalmente per contrastare la crisi ecologica e climatica, e usare nuovi strumenti partecipativi come le Assemblee di Cittadine/i”.