Airbnb ha svelato in un’indagine le preferenze dei viaggiatori per l’estate in corso. Quest’anno la fortissima voglia di viaggiare, lo abbiamo visto in diverse occasioni, deve fare i conti con il costo della vita crescent. E, come sappiamo, con tariffe elevatissime per voli, trasferimenti in genere e alloggi. Per ovviare, nonostante molti siano ancora alle prese con l’organizzazione, si è generalmente scelto di muoversi in anticipo: già nel primo trimestre 2023 gli italiani avevano effettuato il 70% in più di ricerche per soggiorni estivi rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Non solo: complice lo smart working, crescono i soggiorni lunghi in località del Sud e delle isole, meglio se in luoghi non troppo inflazionati.

Osservando la crescita significativa delle prenotazioni per soggiorni estivi nel Sud Italia, la piattaforma guidata da Brian Chesky ha quindi individuato le località di tendenza più convenienti per i viaggiatori per trascorrere le prossime, calde settimane. Ecco dove è possibile alloggiare prenotando tramite la piattaforma e spendendo meno di 100 euro a notte in uno degli alloggi disponibili: si va da Ugento (Puglia) a Tertenia (Sardegna) passando per Brindisi, Salerno, Vico Equense (Campania) e ancora Bergamo, Sant’Antioco (Sardegna), Pompei, Carovigno (Puglia) e Badesi (ancora in Sardegna).

Lo smart working, come detto, allunga i soggiorni degli italiani. Negli ultimi mesi molti uffici hanno richiamato i dipendenti in presenza, almeno per alcuni giorni alla settimana, è vero. Chi ha la possibilità, però, continua a scegliere il lavoro da remoto. Nel primo trimestre dell’anno, le notti prenotate dai connazionali per soggiorni estivi superiori ai 28 giorni sono aumentate del 30% rispetto al 2022, a riprova che gli ospiti italiani continuano ad apprezzare questa commistione fra vacanza e lavoro che consente di spendere il tempo libero in contesti diversi da quelli quotidiani. E regalarsi esperienze differenti.

Tra le destinazioni “estive” più ricercate per questo tipo di viaggi ci sono, senza soluzione di continuità ai due lati del Mediterraneo e dell’Atlantico: Cervia, Forte dei Marmi, San Felice Circeo, Milano, Riccione, Anzio, Viareggio, New York, Cesenatico e Barcellona. “È interessante osservare i flussi turistici degli italiani in questo momento: c’è sempre più voglia di viaggiare e di instaurare relazioni – spiega Giacomo Trovato, country manager di Airbnb Italia – non solo, infatti, la richiesta di alloggi su Airbnb è in crescita ma si nota che l’evoluzione nel modo di viaggiare iniziata gli anni scorsi non si è fermata. I nostri connazionali soggiornano più a lungo rispetto al passato, cercano opzioni convenienti ed esplorano nuove destinazioni”.

Torre di San Giovanni di Tartala, Tertenia, Ogliastra, Sardegna

Torre di San Giovanni di Tartala, Tertenia, Ogliastra, Sardegna

 

Continua, non a caso, la riscoperta del turismo diffuso. Soluzioni e strutture immerse nella natura, lontane dalle grandi città congestionate dalle auto e dal caldo. Da gennaio a marzo di quest’anno, per esempio, oltre un quarto delle notti prenotate è stato proprio per soggiorni in zone rurali e, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, le prenotazioni per questa tipologia di soggiorni sono cresciute di oltre il 50%. Inoltre, le famiglie che scelgono di viaggiare con Airbnb hanno ad esempio la possibilità di visitare luoghi con paesaggi inediti e spesso meravigliosi, che però non sono frequentati da centinaia o migliaia di persone contemporaneamente. Anche grazie all’aiuto degli host.

A proposito di host. L’anno scorso i gestori o proprietari degli alloggi grazie all’ospitalità in casa hanno guadagnato un reddito extra utile per mantenere le proprie famiglie. Il guadagno medio di una stanza privata nel 2022 è stato di circa 1.300 euro mentre il prezzo medio per una stanza sulla piattaforma in Italia era di 71 euro a notte. Considerando l’effetto economico sul territorio, gli ospiti che visitano il paese con Airbnb spendono circa 117 euro pro capite al giorno, con una buona percentuale destinata ai ristoranti locali, ai prodotti enogastronomici e allo shopping. Gli italiani, a quanto pare, sono ottimi padroni di casa, con valutazioni eccellenti dai loro ospiti: la media è di 4,8 stelle su 5, ma l’80% delle recensioni sono a 5 stelle.