Un “warning” che sconsiglia la Florida come meta turistica – ma anche a chi intendesse trasferirvisi, temporaneamente, da nomade digitale, o più a lungo. Arriva, all’unisono, dalla Human Rights Campaign, la più importante organizzazione che tutela i diritti della comunità LGBTQ+ negli States – con oltre 750mila iscritti – che si è unita alla NAACP (Associazione nazionale per l’avanzamento delle persone di colore), alla Lega dei cittadini (Usa) latino americani uniti, alla Coalizione degli immigrati della Florida e ad Equality Florida. Insieme, le associazioni hanno diramato un vero e proprio avvertimento, sulla falsariga di quanto avviene, a livello ufficiale, ad opera di governi, nel nostro caso dal ministero degli Esteri, nelle situazioni in cui un Paese o una particolare area sono o sarebbero da sconsigliare per guerre, instabilità politica o epidemie.
Motivo della raccomandazione, un pacchetto di leggi, tra cui la cosiddetta “Don’t say gay law”, che limita l’insegnamento di materie legate all’orientamento di genere nelle scuole, da poco approvate dal prossimo candidato presidente, il governatore repubblicano Ron Desantis. Secondo i firmatari dell’avviso, la recente legislazione aumenta i rischi di viaggio delle minoranze. Per Human Rights Campaign, non si tratta di un vero e proprio boicottaggio, semmai di una campagna di sensibilizzazione su quanto accaduto, finalizzata al coinvolgimento dei visitatori dello “Stato del sole che splende” e di quelli che magari evitano di metterci piede proprio perché temono di poter essere discriminati. “Chi visita (la Florida) – ha spiegato in una nota Kelley Robinson, presidente dell’organizzazione -, dovrebbe associarsi a noi e alzare la voce contro scelte politiche pericolose”. E chi invece avesse scelto un’altra parte del mondo per lavorare, andare a scuola o consumare una vacanza, deve dire a chiare lettere perché non è venuto qui”.
Una presa di posizione che non può sorprendere, se si pensa che l’annosa querelle tra il governatore repubblicano e la Disney nasce quando la compagnia proprietaria di Disneyworld denuncia il disegno di legge, varato a Tallahassee, la capitale dello stato, nella quale si limita fortemente l’insegnamento delle materie legate all’orientamento sessuale nelle scuole.
Nel weekend scorso, NAACP, la più antica associazione pro diritti civili degli States, aveva a sua volta pronunciato il suo avveritmento, denunciando le recenti scelte adottate da Desantis come “apertamente ostili rispetto agli afroamericani, in generale alle persone di colore e alle persone LGBTQ+”.
L’annuncio di NAACP aveva ricevuto la pronta replica da Tallahassee, la capitale dello stato, dove, il portavoce di DeSantis, Jeremy Redfern, ha prontamente bollato l’avvertimento come “nulla più che una bravata”. “Come il governatore DeSantis ha annunciato pochi giorni fa, la Florida sta vivendo una stagione record, nel turismo – ha scritto Redfern in una nota.
Oltre 137,5 milioni di turisti, tra statunitensi e internazionali, hanno visitato il Sundhine State nel 2022, un valore che già aveva sancito il “sorpasso” rispetto all’era pre-Covid, secondo i dati di Visit Florida, l’agenzia di promozione turistica locale. Il turismo origina 1,6 milioni di posti di lavoro, tra full time e part time. Nel 2019, i turisti hanno speso una cifra di quasi 100 miliardi di dollari nello stato.