“Non ci si può definire attivista del clima se si ignora la sofferenza dei popoli colonizzati ed emarginati: il silenzio significa complicità con il genocidio” in Palestina. C’era anche Greta Thunberg alla manifestazione dei Fridays for Future oggi a Milano. L’attivista svedese è tornata a Milano dopo tre anni e insieme ad un migliaio di ragazzi e ragazze ha sfilato per le vie del centro per chiedere non solo giustizia climatica, ma anche per sostenere il popolo palestinese. “Stop Genocide, Stop Ecocide” lo slogan sullo striscione in testa al corteo.

Greta Thunberg ha sfilato indossando una Kefiah e su un camioncino ha fatto un breve discorso: “I palestinesi hanno vissuto per decenni sotto l’oppressione soffocante di un regime di apartheid e nell’ultimo anno, con il genocidio in diretta streaming di Israele, il mondo ha nuovamente abbandonato la Palestina”. Violenze, oppressioni, genocidi, ecocidi, carestie, guerre, colonialismo: per Thunberg “le cose sono tutte interconnesse”.

A Torino studenti e sindacati

Dopo l’ultimo corteo di aprile sono tornati i Fridays for Future per lo Sciopero per la giustizia climatica. Decine le piazze da nord a sud dalla mattina si sono riempite dei giovanissimi attivisti climatici. A Torino la manifestazione principale. Circa un migliaio si sono ritrovati in piazza Statuto per manifestare per le vie del centro. Con gli studenti sono sfilati anche i rappresentanti delle sigle sindacali, i collettivi universitari, l’Intifada Studentesca e diversi comitati, tra cui “Giu le mani da Meisino”, in prima fila con lo striscione, che da mesi è in mobilitazione contro la realizzazione voluta dalla giunta per l’educazione sportiva e ambientale all’interno del parco alla periferia nord di Torino.

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Ansa (ansa)

“Stiamo saltando le lezioni per darne una a voi”, recita un cartello tenuto in mano dagli alunni di una scuola media. C’è anche lo striscione “Nonni insieme per il clima”: “Manifestiamo con i nostri nipoti per il loro futuro. Pensiamo che in tutti questi anni le problematiche ambientali non siano cambiate, anzi a livello statistico sono aumentate, adesso – proseguono i nonni – si parla anche del tornando in America, in Florida, che sta creando disastri enormi. Le nostre motivazioni e le richieste sono sempre le stesse e il fatto che non ci sentiamo abbastanza ascoltati o presi sul serio ci porta a resistere, a continuare a lottare”, spiegano Alice e Gaia studentesse di scienza forestali – è una vergogna che da anni parliamo sempre delle stesse cose e ancora azioni veramente concrete sembrano essere troppo lontane”.

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Flash mob a Firenze

Le alluvioni torneranno e la Regione Toscana è in ritardo. É il messaggio che arriva dalla piazza di Firenze dove il movimento ambientalista ha organizzato un flash mob per ricordare la tragica alluvione del 2 novembre 2023. Un grande telo di blu, le sirene l’acqua che passa e uccide. “Possiamo ancora cambiare rotta e contenere l’aumento della temperatura media globale identificati dagli scienziati, mancano però sia il coraggio e la volontà politica per mettere in atto strategie per la difesa dei territori e delle persone”.