Giorgio De Girolamo, 20 anni, attivista di Fridays For Future Lucca nei mesi scorsi ha seguito da vicino l’interessante alleanza fra mondo operaio – quello dei lavoratori della GKN di Campi Bisenzio – e il movimento dell’onda verde. Adesso, mentre è a Torino per il Meeting europeo di Fridays For Future, racconta che nell’intesa trovata fra queste due realtà, supportate a vicenda nella riconversione green dell’azienda e nella battaglia per la salute del Pianeta, per lui c’è una chiave politica che i giovani dell’onda verde dovrebbero imparare e implementare.
“Per me è molto importante la convergenza con il mondo del lavoro e del movimento dei lavoratori che abbiamo appreso e maturato come soluzione anche per fornirci una legittimità politica molto forte e quindi per entrare nella società e parlare della transizione ecologica in modo completo. Un esempio è il rapporto che abbiamo avuto come Fridays con la GKN di Campi Bisenzio, componentistica di automobili. Nel loro progetto di riconversione sono arrivati alla produzione di autobus a idrogeno, una via sostenibile, e il dialogo con loro e con le scelte fatte a mio avviso è una declinazione concreta ed efficace della transizione ecologica. Un fatto, questo, molto più espressivo di tanti programmi vani annunciati da alcuni leader politici sui temi ambientali. Ecco, io personalmente sono convinto che il tema del lavoro e dei lavoratori, da coinvolgere nella battaglia alla crisi climatica, sia cruciale”, spiega De Girolamo.
Attualmente, in vista delle elezioni italiane di settembre, spiega anche che come Fridays “siamo lontani dalle forze politiche attuali, anche se stiamo riflettendo molto dal punto di vista programmatico. Al momento non c’è un partito che possa rappresentarci: quello che noi proveremo a fare nei prossimi mesi è creare una campagna su alcuni contenuti, in primis il trasporto pubblico gratuito e pulito per esempio, sperando che i partiti si espongano su questi punti. Vedremo come si comporteranno e poi faremo le nostre scelte”.
Sarà decisiva però anche la visione che i partiti, e in generale la società, dovranno avere relativamente alle disuguaglianze sociali, “un tema che ci sta molto a cuore e collegato alla crisi climatica. Dal punto di vista internazionale stiamo pensando molto a queste criticità, dalla decolonizzazione ai problemi dei Mapa, i paesi più colpiti dalla emergenza climatica”, racconta De Girolamo. “Più in generale – conclude – per me l’esperienza del Climate Social Camp in corso a Torino rappresenta un punto di incontro del movimento per il clima anche al di fuori di Fridays For Future, dato che è un importante avvicinamento con tante altre realtà di riflessioni sui temi che ci caratterizzano. E da qui è importante ripartire per il futuro”.