Il nostro pianeta e il nostro futuro sono legati indissolubilmente. Solo noi possiamo proteggere l’ambiente in cui viviamo salvaguardando le risorse naturali, e possiamo farlo con azioni concrete dando il nostro contributo per contrastare i cambiamenti climatici e ridurre le emissioni di gas serra.
E anche le aziende possono fare la loro parte con progetti mirati e piani industriali orientati alla creazione di valore condiviso. Infatti, secondo l’eminente economista di Harvard, Michael Porter, che oltre dieci anni fa ha codificato lo “shared value”, il valore condiviso è “l’insieme delle pratiche operative che rafforzano la competitività di un’azienda migliorando, nel contempo, le condizioni economiche e sociali della comunità in cui opera”.
Lo sa Sanpellegrino, azienda di riferimento in Italia nel settore delle acque minerali e delle bibite non alcoliche che, da sempre, lavora per garantire all’acqua – e a noi tutti – un futuro di qualità con progetti e piani industriali ad hoc orientati proprio alla creazione di valore condiviso.
Come lo fa? Con quali obiettivi? Con quali risultati? La risposta la troviamo nel Bilancio di Sostenibilità 2021 che descrive come l’azienda si prende cura dell’acqua riducendo l’impatto ambientale tramite l’efficientamento dei sistemi produttivi, una logistica sostenibile, l’utilizzo di packaging riciclato e riciclabile, la protezione del capitale naturale, progetti di ricerca volti alla salvaguardia delle risorse idriche e attività educative sul loro corretto utilizzo.
Nel 2020 il Gruppo ha generato significative ricadute socio-economiche creando 2,5 miliardi di euro di valore condiviso lungo la filiera italiana, con un contributo pari allo 0,15% del PIL.
Dal 2011 il 100% dell’energia elettrica acquistata da Sanpellegrino in tutti i suoi siti produttivi proviene esclusivamente da fonti rinnovabili certificate e i suoi consumi energetici nel 2020 hanno visto una riduzione di 6 punti percentuali rispetto all’anno precedente.
L’Azienda ha conseguito anche la certificazione AWS (Alliance for Water Stewardship, rilasciata allo stabilimento dove si imbottiglia l’acqua S.Pellegrino) per la gestione sostenibile e condivisa delle risorse idriche.
Rispetto dell’ambiente, del territorio e delle comunità in cui è presente tramite l’implementazione di piani di logistica sostenibile (il 45% dell’acqua viaggia su mezzi a ridotto impatto ambientale, privilegiando la rotaia e i mezzi alimentati a gas naturale liquefatto). Utilizzo di packaging riciclato e riciclabile al 100%, lavorando costantemente allo studio di nuovi materiali e processi innovativi per alleggerire il packaging stesso prefiggendosi, per il 2030, l’obiettivo di raccogliere tante bottiglie quante ne produce.
Ancora: intensificazione degli sforzi per contrastare il “global warming” impegnandosi ad annullare le emissioni dei propri brand di acqua minerale (S.Pellegrino, Acqua Panna e Levissima) e delle bibite Sanpellegrino entro il 2022. Questo percorso porterà al raggiungimento della “carbon neutrality” dell’intero portafoglio prodotti del Gruppo entro il 2025; per non parlare dell’impegno a limitare la produzione di rifiuti tramite strategie che già hanno portato, nel 2020, ad una riduzione del 13% rispetto al 2019.