“Non abbiamo assolutamente necessità di turismo di massa”. Lo ha ribadito il ministro del Turismo Massimo Garavaglia lo ha ribadito durante presentazione della Bit, la tradizionale Borsa del turismo che quest’anno si svolgerà in fiera Milano dal 10 al 12 aprile.

“L’Italia – ha detto – è l’Italia e appena si tolgono tutte le restrizioni ci troveremo in overtourism. L’obiettivo è insieme agli operatori di gestire meglio i flussi in tutto il territorio nazionale e tutto l’anno” ha aggiunto.”Qualcuno che viene a Venezia e dorme a Mestre affittando un posto letto a dieci euro, che compra cibo preconfezionato in quei negozi con scritto “open”, compra una maschera fatta in Cina e se ne va, cosa ha lasciato se non la spazzatura?” si è chiesto il ministro. “Con gli operatori possiamo fare molto” ha concluso.

Un nuovo piano strategico

Il ministro ha poi preannunciato un nuovo piano strategico per il settore. “Abbiamo deciso di rifare il piano strategico del turismo, e ci sarà un grande evento a ottobre, per presentarlo – ha detto Garavaglia – la location non è stata ancora definita”.

Il nuovo piano è essenziale, “perchè adesso finita la pandemia, e alla luce della guerra, che cambia anche strutturalmente i mercati, è il momento di fare un ripensamento e organizzarsi per sviluppare il futuro del turismo in Italia”.  Il settore comunque sembra promettere bene, nonostante tutto: “I numeri dell’Italia sono migliori rispetto a quelli di altri Paesi” assicura Garavaglia. Presto ci sarà un forte “Revenge tourism” dopo le restrizioni per la pandemia è a causa della guerra, e c’è “talmente tanta voglia di Italia che ci auguriamo di fare un bel salto” ha concluso

Russi valgono il 2 per cento del nostro mercato

Sulle cifre specifiche da guerra e restrizioni anti-Mosca, Garavaglia ha precisato che “il turismo russo vale il 2% del fatturato” del settore in Italia. Si tratta di un numero generale “in alcune realtà pesa di più, in altre meno ma è importante lavorare con il restante 98% per compensare”. Si tratta, ha poi spiegato il presidente Astoi Pier Ezhaya di circa 1,6 milioni di visitatori.

Via alla Bit, 900 espositori da 31 Paesi

Sono 893 gli espositori, con rappresentate quasi tutte le Regioni italiane, ma anche città e territori come Bergamo e Brescia, che il prossimo anno saranno capitali della cultura, la Penisola Sorrentina, il Cilento o ancora la strada del radicchio rosso di Treviso e variegato di Castelfranco e la strada del vino di Franciacorta.

Ci sarà il Villaggio Astoi che ospiterà, per la prima volta insieme, 20 tour operator. Ci saranno compagnie aeree e non mancheranno gli espositori dall’estero, che sono il 12% del totale e vengono da 31 Paesi da Europa, Stati Uniti, Sudamerica, Africa e Medio Oriente. Poca Asia quindi e soprattutto niente Russia per le note ragioni.


“La Bit – ha spiegato l’ad e direttore generale di Fiera Milano Luca Palermo – avrà presenze da quasi tutto il mondo con il 41% dei buyer provenienti dall’estero”. Una edizione quindi che si apre con “buone prospettive e segnali positivi di ripresa turistica”.   Già ora, come ha osservato il ministro Massimo Garavaglia, l’Italia ha dati “migliori rispetto ad altri Paesi” e si attrezza per un turismo di qualità, anche grazie ai (pochi) fondi del Pnrr per il settore, (2,4 mln, ovvero l’1% della disponibilità “poi aumentati con la leva finanziaria a quasi 7”). Nel bando per la ristrutturazione alberghiera, finanziato con 600 milioni, ad esempio sono arrivate richieste per circa tre miliardi. “C’è  talmente tanta voglia d’Italia, che speriamo sia la volta di un salto di qualità” ha aggiunto, convinto che “non abbiamo assolutamente necessità di turismo di massa”.


Bit in questo può essere di aiuto mettendo in contatto i nuovi turisti, con le loro nuove esigenze, e le offerte del settore che si sono adeguate. Non a caso i leitmotiv di questa edizione sono innovazione e sostenibilità. “Abbiamo molte aspettative sulla Bit – ha detto Franco Gattinoni presidente di Fto – Negli ultimi anni, anche prima della pandemia, aveva perso molto. Ma ora c’è stato un cambio di passo” per tornare alla ribalta internazionale.