Il presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha attribuito al TAR e in parte all’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) la responsabilità del mancato abbattimento dell’orsa JJ4, che ha ucciso Andrea Papi. Per Fugatti, “l’Istituto sapeva del comportamento problematico dell’orsa JJ4” ma non l’ha ritenuto pericoloso. Piero Genovesi, responsabile del Servizio per il coordinamento della fauna selvatica e ricercatore di fama mondiale per quanto riguarda gli orsi, risponde alle affermazioni del presidente.

È vero, come dice Fugatti, che voi avete bloccato gli abbattimenti?

“No, è stato il Tar, come per altro si apprende anche oggi. Noi abbiamo fatto una serie di valutazioni tecniche, tenendo sempre in conto le linee del Pacobace, strumento concordato tra le Regioni, le Province autonome e il Ministero e documento guida per valutare il comportamento degli orsi. Nel caso di JJ4, quando ci fu il primo attacco il 22 giugno 2020, la Provincia autonoma di Trento emise un’ordinanza di abbattimento senza richiedere la nostra valutazione, che ci è stata poi commissionata dal ministero dell’Ambiente. Quando il Tar si espresse, noi non ci eravamo ancora pronunciati”.

È vero che nella vostra relazione, come afferma Fugatti, avete valutato che il comportamento dell’orsa JJ4 non era tale da giustificare l’abbattimento?

“La nostra valutazione ha seguito i criteri scientifici del Pacobace, che identifica una serie di comportamenti e possibili misure, ponderate dall’ente competente territorialmente, che in quel caso è la Provincia. Nello specifico, il primo attacco di JJ4 rientra nella categoria 15 (il 18 è il grado più pericoloso ndr) della tabella Pacobace, cioè ‘orso attacca con contatto fisico per difendere i propri piccoli la propria preda o perché provocato’. In quel caso le misure previste dal Pacobace prevedono anche la rimozione o l’abbattimento, ma anche ‘l’intensificazione del monitoraggio (nel caso di orso radiocollarato). Abbiamo valutato che JJ4 non aveva mai mostrato comportamenti pericolosi in precedenza e c’era stato un fattore scatenante, la presenza di cuccioli, per cui abbiamo consigliato il radiocollaraggio. Al contrario, nel caso di MJ5, che ha attaccato un uomo il 5 marzo in val di Rabbi, abbiamo valutato diversamente, perché l’attacco ricade nella categoria di maggior rischio nel Pacobace”.

PACOBACE - (qui il .pdf con la legenda)
PACOBACE – (qui il .pdf con la legenda) 

La Provincia ha provveduto a mettere un radiocollare a JJ4?

“Il collare si è rotto. Va chiarito che comunque il monitoraggio è importante e va fatto il più possibile, ma non previene tutti i rischi. A volte c’è un ritardo nella trasmissione dei dati, ma permette di gestire meglio perché consente di localizzare l’orso, ritrovarlo, sapere in che zone si muove e quindi, in generale, conoscere meglio il contesto”.

Dopo questa prima valutazione, qual è stato il comportamento di JJ4?

“Non ha mostrato comportamenti pericolosi, a parte due falsi attacchi nel 2020 e 2022”.

Cosa sono i falsi attacchi?

“È un comportamento tipico negli orsi, vuol dire che quando si sentono disturbati da qualcuno fanno una carica, ma si fermano a breve distanza, non entrano in contatto. Lo fanno per intimorire la fonte di disturbo molto di frequente. Nel Pacobace questo comportamento non prevede la rimozione e tantomeno l’abbattimento”.

Questi reiterati falsi attacchi da parte di JJ4 possono farla definire “un’orsa timorosa”, o attribuirle una caratteristica emotiva è un’antropomorfizzazione sbagliata?

“Gli orsi più di altri animali hanno comportamenti individuali diversi da individuo a individuo, che vanno considerati tenendo presente la loro storia. I falsi attacchi possono essere ritenuti indice di un comportamento che sta diventando meno elusivo e nel caso di JJ4 noi lo abbiamo evidenziato nelle nostre valutazioni. Ripeto però che nel 2022, quando ci fu chiesta una valutazione dalla Provincia, abbiamo scritto che considerato che per 15 mesi non aveva mostrato un comportamento aggressivo e che aveva di nuovo i cuccioli, ( gli orsi hanno una cucciolata un anno sì e uno no ndr) abbiamo consigliato la sostituzione del collare. La Provincia ci aveva anche proposto una misura sperimentale, la sterilizzazione, e noi ci siamo espressi in modo favorevole visto che la problematicità dell’orsa si manifestava con la cucciolata”.

La genealogia di JJ4 dice qualcosa sulla sua problematicità?

“In Trentino abbiamo informazioni di dettaglio in pratica su ogni esemplare. JJ4 è sorella di Bruno, abbattuto in Germania, e JJ3 abbattuto in Svizzera. Effettivamente negli orsi i comportamenti dipendono da apprendimenti da cuccioli e non è raro che nuclei familiari mostrino comportamenti simili e ci siano animali problematici nella stessa cucciolata. Ripeto però che JJ4 in 14 anni non aveva mai dato problemi, fino alla cucciolata. È uno degli elementi considerati per suggerire il radiocollare o la sterilizzazione”.

La Provincia ha seguito i vostri suggerimenti?

“Non è stato possibile sostituire il collare perché le catture erano sospese, poiché nel mentre era morta in seguito ad anestesia l’orsa FF43 ed erano in corso accertamenti sulle procedure. Va detto che le sterilizzazioni non sono previste dal Pacobace, ma anche avendo consultato gli esperti internazionali dell’Iucn, che le avevano ritenute utili, avevamo dato parere favorevole alla sperimentazione. Ma per una serie di fattori la Provincia non ha poi ritenuto di applicare questa opzione”.

Quali?

“Le decisioni sulla gestione dell’orso dipendono da una valutazione complessiva di tanti fattori, tecnici, sociali, politici. Per esempio, noi di Ispra raccomandiamo sempre il monitoraggio telemetrico, ma sappiamo che per gli enti è impegnativo perché costoso, e richiede personale dedicato. In questo senso la decisione di quanti animali dotare di un radiocollare dipende perciò da una valutazione delle risorse economiche e altro, nelle quali non possiamo entrare. A noi viene chiesto di fare una valutazione oggettiva e indipendente che forniamo nel massimo rigore e nel minor tempo possibile, le decisioni su come usare le valutazioni non dipendono da noi. Sottolineo anche che noi rispondiamo in tempi brevissimi: nel caso di MJ5, che abbiamo valutato come pericoloso al massimo grado del Pacobace, abbiamo ricevuto la documentazione su cui lavorare in due tranche dopo l’attacco del 5 marzo: una prima parte l’abbiamo avuta a disposizione il 27 marzo e l’ultima il 5 aprile. Ci siamo espressi il 6 aprile anticipando la relazione completa, il parere favorevole all’abbattimento con documento ufficiale la Provincia l’ha avuto il primo giorno utile, cioè il 12 aprile”.