Dall’entrata in vigore dell’Accordo di Parigi sul clima, nel 2016, al 2021, le principali banche mondiali hanno concesso al comparto dei combustibili fossili prestiti per 4.600 miliardi di dollari. È quanto rivela l’edizione 2022 di Banking on Climate Chaos, a cura di Rainforest Action Network, BankTrack, Indigenous Environmental Network, Oil Change International, Reclaim Finance, Sierra Club e urgewald.
A livello globale, la classifica delle banche che più finanziano il settore fossile vede ai primi quattro posti istituti statunitensi: JPMorgan, Citi, Wells Fargo e Bank of America. JP Morgan da sola raggiunge 382 miliardi di dollari in cinque anni. Le banche italiane in classifica sono Unicredit, in 37esima posizione, e Intesa Sanpaolo, 43esima.
“Senza chiudere il rubinetto dei finanziamenti alle società coinvolte nella nuova corsa al petrolio e al gas che si è aperta in seguito alla guerra in Ucraina, i vaghi proclami di avere emissioni nette pari a zero entro il 2050 si riveleranno essere solo vuoti slogan”, commentano Greenpeace Italia e ReCommon.
Fact checking
La finanza impegna 130mila miliardi per il clima: bisogna crederci?
di Federico Gonzato (Pagella Politica)