Meta facile, sicura, vicina e non particolarmente costosa, Malta, è particolarmente bella e accogliente in primavera o all’inizio dell’estate. Oltre ai luoghi iconici e più famosi, celebrati nei dépliant turistici,  l’arcipelago conserva angoli affascinanti e ancora poco conosciuti,  tutti da scoprire in un weekend o una breve vacanza curiosa. Iniziando dai siti dove aleggiano antiche leggende. Come l’incantevole grotta di Ghar Hasan, affacciata a picco sul mare nel sud dell’isola principale. Prende il nome da un pirata saraceno che qui nascose una fanciulla rapita da un vicino villaggio, tragicamente perita nel mare sottostante. 

Anche il Forte Sant’Angelo, avamposto difensivo situato nel Grand Harbour, non lontano dalla cittadina di Vittoriosa, è legato allo scontro contro i saraceni. Nelle sue sale si aggirerebbero gli spiriti degli ottomani decapitati dai difensori insieme a quello della Signora Grigia uccisa da uno dei signori dell’isola da lei abbandonato. Anche nel cinquecentesco Verdala Palace, oggi  residenza estiva del Presidente della Repubblica,  si aggira un fantasma: quello della Signora Blu, una ragazza suicidatasi nel fossato del palazzo dopo essere stata rapita  e imprigionata da un cavaliere. Poi c’è l’Ipogeo di Hal Saflieni, tempio e necropoli sotterranea  scavata tra il 3600 e il 2500  a.C.  a Paola, sull’isola di Malta, oggi patrimonio Unesco. Secondo la leggenda diversi esploratori si sono persi nei suoi cunicoli, senza fare ritorno. Quindi attenti a non lasciare il cammino tracciato. Altri luoghi sull’isola principale avvolti dalla leggenda sono l’impressionante voragine di 6000 metri quadrati di il-Maqluba, nei presso del borgo di Qrendi ( che si vuole abbia inghiottito un villaggio di gente malvagie) e l’isolotto di Fifla, poco più di uno scoglio situato a circa 5 km a sud-ovest di Wied iz-Zurrieq, che si dice sia nato proprio dalla terra levata dalla voragine.  Abbandonando le leggende ma proseguendo nella ricerca di luoghi curiosi e poco conosciuti dai turisti restiamo sull’isola di Malta per raggiungere quelli che i maltesi conoscono come i Tre Villaggi.

Sono le cittadine di origine medievale di San Anton, Lija e Balzan che si trovano, una attaccata all’altra, a metà strada tra Valletta e Mdina. Conservano ancora quasi intatti i loro centri storici e nel corso dei secoli sono diventate  una zona residenziale piuttosto prestigiosa. Il villaggio di Attard, nel centro dell’isola, incanta con i suoi agrumeti e i rigogliosi giardini che profumano l’aria delle strade del centro abitato. E al confine con il paese Balzan, si visitano i San Anton Gardens, i grandi giardini all’inglese aperti al pubblico che circondano la residenza del Presidente della Repubblica. Nel vicino borgo di Lija si ammira  la Torre del Belvedere, tra i monumenti più riconoscibili di Malta.  È una curiosa torretta in stile neoclassico, che ricorda un tempietto, costruita a metà  1800 all’interno del  giardino signorile, oggi smantellato, di Villa Gourigon, che resiste  al centro di una rotonda stradale e per questo motivo riconosciuta come un luogo simbolico dell’isola. E se lasciamo Malta per raggiungere la vicina isola di Gozo ( una delle tre maggiori dell’arcipelago) possiamo ammirare i templi di Ggantija, tra le più antiche strutture autoportanti al mondo costruite con megaliti alti oltre cinque metri e del peso di oltre 50 tonnellate, oggi  patrimonio Unesco, che secondo la leggenda vennero costruiti da una gigantessa.

Sulla seconda isola dell’arcipelago si visitano anche la settecentesca  Batteria di St Antony a Qala, raggiungibile percorrendo un sentiero piuttosto impervio sulla costa nei pressi del villaggio di Qal, e la Tal Mixta cave, una caverna su una collina nei pressi del villaggio di Nadur da cui si gode una vista straordinaria sulla grande baia di Ramla, spiaggia famosa per la sua sabbia di colore rosso. Per fare un rilassante bagno si può invece raggiungere la poco frequentata baia di Da?let Qorrot,  circondata da tante pittoresche porticine colorate che danno accesso ad altrettante darsene scavate nella morbida roccia calcarea nota come globicerina, tipica della conformazione geologica di Gozo. E per un insolito viaggio nella Gozo sotterranea c’è la  grotta di Xerri, scoperta per caso nel 1924 sotto un’abitazione privata nel villaggio di  Xaghra, oggi raggiungibile scendendo  lungo una scala a chiocciola alta ben 10 metri, dove si possono ammirare stalattiti e stalagmiti dalle curiose forme.