Giappone. In una via assolata di Hiroshima un turista si guarda attorno. Ma invece di vedere una vivace via che scorre lungo il fiume, si trova di fronte a una scena orribile, con fiamme che divampano e corpi umani che bruciano.

Quello che viene mostrato loro e un tour di realtà virtuale. Una proposta turistico-culturare che permette di scoprire come la città fosse prima, durante e subito dopo l’atomica che la rase al suolo nel fatidico 6 agosto 1945. Un’esperienza che può essere tremenda per molti. Ma Hiroshi Yamaguchi, la cui compagnia ha iniziato a proporre l’esperienza, è convinto che possa aiutare le perone a capire meglio l’impatto dell’attacco nucleare,  ma anche a scoprire la Hiroshima dell’epoca precedente la tragedia.

“Penso che persino alcuni abitanti della città non sappiano che tutto ciò che oggi è il Parco della Pace (l’immensa distesa sovrastata dallo scheletro dell’A-Bomb Dome, quello che resta dell’unico edificio sopravvissuto all’atomica n. d. r.) sia stato una vera e propria città, dove le persone vivevano. Vedere tutto questo non solo in fotografia, ma attraverso un’esperienza immersiva, aiuta a conoscere e a capire”.

Hiroshima, il tour virtuale per scoprire com’era prima dell’atomica

Il tour comincia nell’attuale Hiroshima Park Rest House, che nel momento dell’attacco veniva usato dal sindacato che gestiva il razionamento del carburante. Si trovava ad appena 170 metri dall’ipocentro, il punto dello scoppio. Dei 36 addetti che erano in quel momento nell’edificio solo uno sopravvisse. Si trovava nel seminterrato. E il tour si basa in parte sullo scenario che vide quando uscì allo scoperto, una scenografia che lo ha tormentato per il resto della sua esistenza. A Hiroshima, tra chi perse la vita sul colpo, e chi non sopravvisse per le conseguenze, anche nel lungo termine, dell’atomica, morirono 140mila persone.

Avvalendosi della collaborazione con gli archivi del locale Peace Memorial Museum, di un quotidiano della città e delle testimonianze dei sopravvissuti, Tabimachi Gate Hiroshima, la compagnia di Yamaguchi ha creato segmenti di rappresentazioni in realtà virtuale relative a 5 punti del parco della pace. I partecipanti camminano lungo un percorso indossando appositi visori VR, da indossare in ognuno dei 5 stop, per scoprire la città prima, durante e dopo.

Il tour dura un’ora circa, con successiva discussione. Fu lanciato nel 2021.

“Davvero impressionante – racconta un turista brasiliano all’agenzia di stampa France Presse, dopo la prima sosta -. Quando comincia, hai due persone sul ponte, poi improvvisamente il rumore degli aeroplani e il flash dell’esplosione. Non penso di aver mai visto niente di simile. E poi è immersivo, ti guardi attorno e vedi quello che vuoi”. C’è anche chi trova l’esperienza troppo forte e rinuncia a proseguire dopo la prima o le prime tappe del percorso.

(afp)

“Era vitale, con la gente che camminava avanti e indietro – spiega un sessantenne giapponese, che abita a Hiroshima da tre anni – Ho potuto finalmente percepire come fosse qui prima”.

La compagnia di Yamaguchi gravita in altri comparti dell’offerta turistica. Il tour della pace è un progetto nato dalla sua sensibilità: egli stesso è infatt discendente di un hibakusha (un sopravvissuto alla bomba). “Ho voluto mostrare che qui c’è stato un ‘prima’ – racconta ancora, spiegando che prima di lanciare il tour lo ha proposto in anteprima a Hiroshi Harada, ex direttore del museo di Hiroshima, e a sua volta un sopravvissuto all’atomica.

Harada gli ha detto che le immagini non possono catturare qualcosa che lui ha purtroppo percepito e che non l’ha abbandonato per decenni, dopo l’esplosione: l’odore dei corpi umani bruciati e putrefatti. “Ha guardato e mi ha detto: ‘Non era così, era peggio'”.