Costruiscono centri di calcolo e li installano direttamente nelle centrali idroelettriche del nord Italia. La loro potenza serve per lo più a produrre criptovalute, usando però solo energia pulita. La Alps Blockchain di Trento, nata tre anni fa, ne ha messi in piedi già 18 dislocati in tutto l’arco alpino ma anche in regioni come Toscana e Liguria e intende arrivare a 32 entro luglio, con un fatturato che dovrebbe superare i 15 milioni di euro.