I laghi della Lombardia, sono tutti al 50% della loro portata, tranne il Garda. I peggiori sono il lago di Como e di Iseo, rispettivamente il primo al 46% delle sue risorse rispetto agli anni precedenti, al 41%, il secondo.
“Oltre il 25-30 luglio non possiamo andare. Le ultime riserve per l’agricoltura si stanno esaurendo. Per l’acqua potabile, la falda è ancora ricca e non abbiamo preccupazioni. Per ora”. Chiare le parole del governatore della Lombardia Attilio Fontana che ha descritto così la situazione di una delle regioni segnalate dall’Osservatorio europeo della siccità come al limite del collasso idrico.
Siccità a Pavia, ruspe in azione per liberare le barche in secca
Dopo gli appelli all’uso consapevole dell’acqua e le ordinanze dei sindaci contro gli sprechi, sono stati pubblicati gli ultimi dati sui livelli dei laghi in Lombardia, centri nevralgici di tutta la rete idrica della regione, che stanno allarmando sindaci e agricoltori, gestori di centrali idroelettriche e operatori del turismo.
Questa la mappa della crisi idrica in Lombardia, che ha solo il 61% delle risorse idriche rispetto alla media degli scorsi anni. Poche le scorte nei bacini, nessuna speranza dalle montagne senza neve.
Siccità a Piacenza, sotto il ponte del Trebbia non scorre più acqua
Lago Maggiore
Il livello attuale del Lago Maggiore è – 6,2 cm e corrisponde a circa il 54% delle sue risorse. Se non piove si prevede di poter mantenere l’erogazione fino al 25 luglio, poi il lago si troverà al livello minimo e l’erogazione nel Ticino sarà dipendente dagli afflussi provenienti da monte (dalla Val d’Ossola e la Svizzera). Non c’è comunque pace per il grande lago le cui sponde sono divise tra Italia e Svizzera meta anche di turismo. Il governatore Fontana aveva chiesto alle autorità del Canton Ticino un rilascio più generoso dai bacini a nord del Lago Maggiore per rifornire soprattutto il fiume Ticino cuore dei canali di irrigazioni per la Pianura Padana. “Un gesto di solidarietà” era stato definito da Massimo Sertori, assessore lombardo agli Enti locali. Il livello del lago deve essere stabile ed è conteso tra gli interessi degli agricoltori e degli albergatori. Troppo alto? La spiaggia si riduce. Troppo basso? La riva diventa melmosa e ai turisti non piace.
Lago di Como
Il livello attuale del Lago di Como è – 38,2 cm e riesce a soddisfare il 46% delle derivazioni per irrigazione. Nonostante la situazione, la Lombardia ha siglato tre accordi con i gestori idroelettrici della Valtellina-Valchiavenna (A2A, Edion e Enel) per un rilascio d’acqua alle centrali. I rubinetti aperti il 16 giugno per una ventina di giorni si sono comunque già richiusi. L’ultimo accordo, datato 8 luglio, è stato firmato per garantire almeno per altri 10 giorni (con un rilascio di 5,7 milioni di metri cubi al giorno) la riattivazione di un impianto Enel.
Lago d’Iseo
Il livello attuale del Lago d’Iseo è di – 22,3. Secondo l‘Anbi della Lombardia (l’associazione che riunisce i consorzi di bonifica), il problema del Lago d’Iseo e del Lago di Como sono i più complicati. Il livello del Lago d’Iseo, alimentato dal fiume Oglio, continua a scendere da mesi e distribuisce solo il 41% di acque di irrigazione rispetto a prima della siccità. Un fiume importante per l’ecomomia di una vasta area della Pianura Padana, che scorre anche attraverso due grandi parchi naturali: il parco dell’Oglio Sud e quello del Nord, aree protette. Intanto, a causa della siccità dal fondo del Oglio, tra le province di Mantova e Cremona, sono emerse resti di palafitte in legno risalenti probabilmente all’Età del Bronzo.
Lago di Garda
Il “migliore” è il Lago di Garda che, al momento, riesce a coprire l’intero 100% delle sue derivazioni irrigue e distribuisce anche un plus di acqua (10%) per il fiume Po, come chiesto dal governatore Stefano Bonaccini, il primo a dichiarare lo stato di emergenza. Ha ottenuto dal governo 10,9 milioni di euro per affrontare la siccità, ma Bonaccini è da mesi che cerca acqua a destra e sinistra per affrontare la grave crisi del fiume Po, dove ormai il cuneo salino è risalito per decine di chilometri e si trova vicino Pontelagoscuro, alle porte di Ferrara.
Lago di Idro
Una sponda del lago è lombarda, un’altra trentina. Attilio Fontana ha chiesto alla provincia di Trento un aumento di rilascio di acqua per l’agricoltura che gli è stato concesso. Ma adesso? “Il riempimento è a -8,7%, questo significa che il lago si sta svuotando ed è sotto il livello minimo“, spiegano dall’Anbi e ogni centimetro di lago equivale a 104 mila metri cubi d’acqua. L’erogazione attuale è a 17,5 metri cubi al secondo che corrispondono al del 58% della sua capacità. Sul lago di Idro c’è un accordo tra la regione Lombardia e la provincia di Trento per garantire l’irrigazione dei terreni agricoli, un altro invece è stato siglato con Terna per quanto riguarda le centrali idroelettriche, ma con i regimi attuali si potrebbe arrivare fino al weekend 17-18 luglio. Protestano i cittadini dei paesi sulle sponde del lago che vivono di turismo. Non vogliono che il loro lago diventi il rubinetto aperto della Lombardia.