Truccate e vestite come i Maneskin si incatenano ai cancelli dell’Eurovillage, oppure lanciano aeroplanini di carta sul palco del Parco del Valentino, dove si tengono i concerti gratuiti collegati alla manifestazione, per chiedere agli artisti di parlare dell’emergenza climatica. All’Eurovision gli attivisti per l’ambiente ci sono, che si tratti di una band e del testo di una canzone, come nel caso di Eat your salad dei lettoni Riga City Zeni, oppure delle iniziative di extinction Rebellion Torino, una della sezioni locali più attive del movimento ambientalista.

E ieri sera, appunto in uno dei concerti all’Eurovillage, il frontman del gruppo torinese Paloma ha infine raccolto uno degli aeroplanini planati sul palco e dato voce alle proteste: “È importante parlare dell’emergenza climatica”, ha affermato con in mano il foglio e la sua frase è stata accompagnata da applausi e fischi di approvazione. Extinction rebellion ha poi ringraziato sui social i Paloma: “Con l’obiettivo di chiedere agli artisti di parlare di crisi ecoclimatica, ogni giorno, attivistæ del movimento stanno lanciando aeroplanini di carta sul palco dell’Eurovillage. Ringraziamo Paloma, che ieri sera ha raccolto il nostro messaggio. Alziamo gli strumenti, dichiariamo lo stato di emergenza!” è lo slogan delle proteste.

Sempre ieri, quattro attiviste che impersonavano” i Maneskin si sono incatenate ai cancelli dell’Eurovillage, con in mano cartelli con scritto: “La musica dichiara l’emergenza climatica”. “Crediamo che la musica abbia il potere di promuovere cambiamenti sociali necessari. Per questo invitiamo ogni artista ad alzare gli strumenti: dichiariamo lo stato di emergenza!”, hanno poi scritto sui social riprendendo lo sologan della campagna internazionale Music Declare Emergency partita nel 2019 a Londra e ora rilanciata per Eurovision.

Riprendendo poi il primo verso del ritornello di una delle canzoni di maggior successo dei Maneskin, Zitti e buoni, con la quale la band romana aveva appunto vinto l’edizione 2021 della manifestazione europea, hanno scritto: “Siamo fuori di testa ma diversi da loro” e dopo la citazione hanno aggiunto “..perché scegliamo di fare qualcosa che vi sembra strano per farvi fermare e riflettere. Voglio un mondo rosa pieno di colore, un mondo dove poter crescere e studiare senza la paura di non poter invecchiare, un mondo dove poter bere e mangiare senza la paura di inquinare, un mondo dove poter ballare e cantare senza la paura che per le mie scelte qualcuno debba emigrare”.

“L’invito che rivolgiamo ad artisti e a pubblico è di non rimanere zitti e buoni a guardare il pianeta andare verso il collasso ecoclimatico, ma di far sentire la propria voce e chiedere a chi governa di agire immediatamente”, hanno spiegato gli attivisti. Chissà se oltre alle band dei concerti gratuiti ci sarà ora chi non starà zitto sul palco di Eurovision, dove però è difficile possano volare gli aeroplanini di Extinction rebellion.