“Circa un terzo del cibo prodotto viene perso o sprecato, e questa percentuale sale al 50% nel caso dell’ortofrutta, una delle categorie alimentari più amate dagli italiani. Tuttavia, capita spesso di vedere frutti ammuffiti nei frigoriferi delle nostre case o addirittura già sugli scaffali dei supermercati, pensiamo ai limoni e alle fragole”. A parlare è Gustavo Gonzalez co-fondatore e Ceo di Agreenet startup torinese che ha sviluppato PìFresc, una tecnologia all’avanguardia, che offre vantaggi per produttori e distributori, raccogliendo la sfida della conservazione della frutta fresca. “Si tratta di un piccolo bollino biodegradabile, della dimensione di una moneta da un euro, che si inserisce nelle confezioni di frutta e verdura dove rilascia sostanze naturali che riducono la crescita di muffe”, continua Gonzalez. Facile da usare, si posiziona all’interno dell’imballaggio o della confezione dell’ortofrutta, senza necessità di investimenti aggiuntivi, per le aziende del settore. “Con la nostra monetina PìFresc assicuriamo così una maggiore durata della freschezza di prodotti come agrumi, uva, ciliegie, fragole e frutti di bosco, riducendo la necessità di trattamenti chimici dannosi per l’uomo”.
Migliorare la conservazione di frutta e verdura
Nata a Torino nel 2022 dal desiderio di due amici (Gustavo Gonzalez e Stefano Ferioli) di contribuire in prima linea a ridurre gli sprechi alimentari e creare un sistema di approvvigionamento più efficiente e sostenibile, Agreenet è una startup che opera nella produzione di biomateriali innovativi per la conservazione e il confezionamento di alimenti freschi. Tre sono i pilastri su cui si fonda la sua missione: ridurre lo spreco alimentare durante la fase di approvvigionamento, ridurre l’uso di plastiche derivate dal petrolio nell’industria alimentare, e sensibilizzare maggiormente gli stakeholder per una catena di consumo più responsabile. Nello specifico, il team di Agreenet crea e produce materiali biodegradabili, biobased e bioattivi volti a migliorare la conservazione di frutta e verdura confezionate per aumentarne la shelf-life (la vita utile).
Questi materiali si basano su una miscela di sostanze di origine vegetale e alimentare che possono essere regolate in base alle condizioni di confezionamento del prodotto fresco e alle esigenze del cliente. I prodotti che propone Agreenet sono realizzati con una tecnologia innovativa (oggetto di un deposito di brevetto) che riduce di almeno il 90% la proliferazione di agenti patogeni e microrganismi sulla superficie dei frutti. “La nostra proposta si basa sul fornire ai distributori di frutta e verdura fresca questi vantaggi: più protezione e più shelf-life per i loro prodotti ortofrutticoli, massimizzazione del profitto attraverso la distribuzione di prodotti che durano più a lungo. Non solo, con la nostra tecnologia è possibile raggiungere i mercati più lontani senza compromettere la qualità e/o l’integrità del prodotto, e diminuire la percentuale di reclami di prodotti distribuiti”.
I vantaggi del bollino salva spreco
PìFresc è in grado di ritardare la comparsa della muffa di almeno sette giorni, riducendo lo spreco da deperimento e le relative perdite economiche fino al 74%, con un’efficacia estesa a oltre un mese, garantendo quindi benefici anche a casa del consumatore. “Essendo l’unica soluzione naturale per frutti non climaterici, PìFresc è indispensabile per una vasta gamma di prodotti, tra cui agrumi, uva da tavola, fragole, frutti di bosco e ciliegie, settori in cui l’Italia è uno dei maggiori produttori a livello mondiale”.
Il Frescometro “per calcolare i benefici economici e ambientali”
“A settembre scorso abbiamo rilasciato il Frescometro, un innovativo calcolatore online che permette alle aziende della filiera alimentare di stimare rapidamente e in maniera personalizzata i benefici economici e ambientali derivanti dall’uso di PìFresc per conservare frutta e verdura. Il Frescometro guida gli utenti attraverso nove semplici step per calcolare l’impatto di PìFresc. Il percorso prevede l’inserimento di informazioni come: il tipo di frutta, il volume movimentato in un anno, il prezzo medio di vendita, la tecnica di produzione, il tipo di contenitori utilizzati, il metodo di conservazione; la percentuale di perdite inventariali, la quantità di merce rifiutata dai clienti, e la destinazione della merce rifiutata. Una volta completati i passaggi, il calcolatore restituisce una serie di dati che mostrano i benefici concreti: quantità di frutta salvata, profitto aggiuntivo, litri d’acqua risparmiati e riduzione delle emissioni di CO2.
Vogliamo diventare un punto di riferimento nel settore di packaging attivi per alimenti freschi. Infatti, il nostro team di Ricerca e Sviluppo è continuamente alla ricerca di nuove soluzioni e innovazioni nel campo seguendo le tendenze di consumo, regolamentare e di produzione”. Il team di Agreenet è composto da giovani under30 con esperienza nell’analisi degli alimenti, nello sviluppo di biomateriali, nell’agronomia e nella gestione di progetti complessi. Attualmente, la startup sta raccogliendo capitali da fondi di venture capital per avviare la produzione e la commercializzazione, oltre a sviluppare nuove tecnologie a supporto della filiera agroalimentare. Un approccio che conferma la filosofia di innovazione continua.