Ci sono tanti modi per osservare gli effetti dei cambiamenti climatici. Uno di questi è guardare come si adattano piante e animali, come modificano stili di vita e a come cambiano casa per continuare a sopravvivere. E lo fanno, eccome. Uno studio appena pubblicato su Plos Climate mostra infatti che la vegetazione di alcune catene montuose del Nord America ha già intrapreso il trasferimento verso Nord, come ipotizzato. Ma non solo: le piante si stanno spostando verso ambienti più freddi con velocità paragonabili a quelle degli animali, spiegano gli autori.

 

La questione è questa: il cambio casa di piante e animali è dovuto al tentativo di cercare un ambiente dove poter proliferare con temperature a loro più adatte. E se le temperature per colpa del cambiamento climatico crescono, per cercare di mantenere le proprie è necessario muoversi a nord, in cerca di più fresco. Non tutti ce la fanno, scrivono gli autori – un team della Brown University – e per motivi diversi: non tutte, parlando di piante, hanno la stessa capacità di dispersione, magari si scontrano con habitat frammentati o, ancora, altre non riescono a tenere il passo con la velocità dei cambiamenti climatici. E, se lo fanno, in genere lo fanno più lentamente rispetto agli animali. Qualcuno però ce la fa, e a velocità incredibilmente elevate, specie per delle piante.

Per osservare questi spostamenti verdi, gli autori hanno utilizzato i dati satellitari relativi alle osservazioni di ambienti montuosi dell’America Nord-occidentale, coprendo un intervallo che va dal 1984 al 2011.

Le aree interessate dalle osservazioni comprendevano ambienti molto diversi, precisano i ricercatori: da quelle tropicali del Messico, a quelle subartiche del Canada, dalle coste ai deserti. Le aree analizzate, grazie alle osservazioni del satellite Landsat-5, comprendevano le montagne della Sierra Nevada, della Sierra Madre Occidentale e Orientale, delle Montagne Rocciose e del Gran Bacino. I ricercatori si sono concentrati sui dati di agosto, considerato come picco della vegetazione.

 

Quello che hanno osservato è che la vegetazione su queste montagne è cambiata nel tempo, con cambiamenti diversi nelle diverse aree e per le diverse catene montuose. Nel complesso spostandosi verso Nord, come atteso, e con velocità invece abbastanza sorprendenti, che in alcuni casi riescono a tenere il passo dei cambiamenti climatici, ritenuti i principali responsabili di questi spostamenti. Non in tutti i casi, ma per alcuni ambienti montani si parla di oltre 100 metri per decade, ovvero equivalente alla velocità di alcune specie animali montane, ricordano gli autori.

Ma anche le velocità minime – 20 metri per decade – non sono così trascurabili. Serviranno nuovi studi per capire la portata del fenomeno, identificarne chiaramente le cause e la risposta delle singole specie, ma un messaggio chiaro che arriva dalla ricerca è che alcune piante potrebbero non riuscire a tenere il passo con la velocità dei cambiamenti climatici e rischiare di scomparire, concludono gli autori.