Quando si parla del garofano non si può fare a meno di menzionare il suo significato nel linguaggio dei fiori. Questo fiore, in tutte le sue varianti colorate, esprime amore e gratitudine e per questo è ideale da regalare in tante circostanze. Tra gli altri significati che sono stati associati a questa pianta non si può dimenticare quello mitologico: il garofano sembra essere collegato alla Dea della caccia, Diana.
La storia racconta che un pastore si era innamorato della Dea, la quale ha prima sedotto e poi abbandonato il giovane. Il pastore pianse talmente tanto per passione da morire e dalle sue lacrime nacquero proprio questi fiori. Nella tradizione cristiana, invece, i garofani nacquero dalle lacrime di Maria addolorata, posta ai piedi della croce del Cristo.
Le varietà del garofano
Questo genere di pianta si presenta molto vario dato che in natura si possono trovare addirittura fino a 300 specie e tantissime varietà in ogni parte del mondo. I fiori di questa pianta si presentano di tantissimi colori e possono raggiungere un’altezza compresa tra i 10 e i 50 centimetri. I petali del fiore possono essere variegati oppure di un colore diverso esclusivamente sul bordo, mentre le corolle sono singole, doppie o stradoppie. Il fusto della pianta è nodoso e alla base legnoso: proprio da qui si diramano più fiori. La pianta del garofano raggiunge il suo benessere in un habitat dove è presente una temperatura compresa tra gli 8°C e 35°C
le varietà più note in ambito botanico:
· Dianthus Carophyllus
· Dianthus x allwoodii
· Dianthus deltoides
· Dianthus neglectus
· Dianthus chinensis
· Dianthus alpinus
· Dianthus knappii
· Dianthus plumarius
· Dianthus barbatus
· Dianthus superbus
La variante più coltivata in vaso è il caryophyllus.
La coltivazione in vaso del garofano
Coltivandolo in vaso, si può partire direttamente dal seme, cospargendo proprio la superficie del terriccio con la varietà preferita. Dopodiché si aggiunge un altro po’ di terriccio e si nebulizza e si copre per creare una sorta di “effetto serra”. In circa 3 giorni germogliano le piante e, solo nel momento in cui presentano 2-3 foglie si possono spostare in un contenitore. Dopodiché, prima che le piante raggiungono i 10 cm, si possono cambiare i vasi oppure trasferire all’esterno. Se il vaso è tenuto all’aperto anche in inverno è importante spostarlo in una zona al riparo, coprendolo, ed evitando l’esposizione a temperature sotto lo zero.
La coltivazione del garofano in piena terra
Se si desidera collocare le piantine all’esterno, è importante preparare correttamente la zona in cui sistemare la pianta. Basta semplicemente effettuare una buca non troppo profonda e più grande di poco rispetto a quella del vaso del garofano e aggiungere sul fondo del concime granulare. Per un effetto fitto sul terreno si possono sistemare le piantine le une vicine alle altre; in alternativa, è possibile lasciare la libertà alla pianta, così da farla espandere da sola, collocandola a circa 30 cm una dall’altra. È importante tenere a mente che il garofano non ama le gelate e le temperature sotto i zero gradi: proprio per questo sarà necessario coprirli in inverno se sono stati messi in piena terra.
Il terreno migliore per il garofano
Questa pianta non ha particolari richieste, ma è importante avere a disposizione un terreno alcalino di tipo calcareo e gessoso. Inoltre, il garofano è anche in grado di adattarsi ai terreni di tipo sassosi. Un altro aspetto da tenere a mente è la composizione: è meglio prediligere quelli dove sono presenti in quantità maggiore calcio, magnesio e sodio.
L’annaffiatura del garofano
Proprio come avviene per tutte le piante da fiore, anche il garofano è una di quelle che richiede acqua nel momento in cui sono presenti i boccioli. In questo modo, la pianta avrà l’idratazione corretta per offrire una splendida fioritura. Va comunque detto che è necessario porre attenzione alle annaffiature eccessive, poiché non sopporta i ristagni idrici.
L’esposizione ideale del garofano
Se si decide di piantare i fiori in giardino, è importante selezionare una zona soleggiata al punto giusto: proprio per questo, si potrebbero sistemare in un punto dove prendono il sole esclusivamente al mattino. In questo modo, il fiore resta fresco per il resto della giornata.
La concimazione del garofano
Per quanto riguarda la concimazione, invece, si può selezionare un prodotto a rilascio lento: non appena fiorisce la pianta, si può aggiungere il fertilizzante. È importante fare comunque attenzione agli eccessi di fertilizzante, poiché anche questi possono compromettere la salute della pianta, proprio come nel caso dell’acqua.
Quante volte fiorisce il garofano?
Chi si domanda quante volte fiorisce il garofano deve sapere che la prima volta avviene intorno al mese di giugno, quando il clima è mite. Le fioriture potranno proseguire tra questo mese e l’arrivo dell’autunno. Spesso il quantitativo dei fiori dipende anche dal tipo di specie che si è selezionato per il proprio giardino o per il vaso.
Le malattie e gli insetti del garofano
I garofani sono piante che possono essere attaccate da insetti come gli afidi, acari e larve, queste sono senz’altro le più difficile da rimuovere giacché è necessario intervenire manualmente. Anche le malattie fungine possono mettere in pericolo la vita della pianta: infatti, possono comparire macchie sulle foglie, ruggine e marciume dei fiori. Tra gli ulteriori problemi che possono manifestarsi con la coltivazione dei garofani segnaliamo: fioriture o foglie marroni, foglie ingiallite, buchi nei boccioli e steli appassiti.