Honoré de Balzac, di rientro da uno dei suoi proverbiali e faticosissimi viaggi oltreoceano, lo definì “un lago dalle dimensioni umane”. Che avesse ragione o torto, fa poca differenza: il lago d’Orta o Cusio (l’altro nome con cui viene chiamato questo piccolo specchio d’acqua piemontese) è un lago che riappacifica con i sensi. Il suo essere di dimensioni ridotte, dove tutto sembra a portata di sguardo, ci riconcilia con una prospettiva più umana cui forse non eravamo più abituati.
Il giro del Lago d’Orta in bici: wilderness, arte e fiumi controcorrente
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