Il primo step è stato compiuto. Il mercato professionale dei droni ha superato i livelli pre-Covid, anche se le previsioni elaborate qualche tempo fa erano più ottimistiche. Anche se il dinamismo che si registra nel settore lascia immaginare un decollo verticale negli anni a venire.

Il primo vertiporto a Fiumicino

Secondo una ricerca condotta dell’Osservatorio Droni e Mobilità Aerea Avanzata della School of Management del Politecnico di Milano, nel 2022 il settore ha raggiunto un giro d’affari di 118 milioni, un milione in più rispetto al 2019 e il 20% di crescita nel confronto con il 2021, tornando ai livelli pre-Covid (117 milioni registrati nel 2019). Un valore simile a quello di Germania e Portogallo e superiore ad altri sei Paesi europei considerati nello studio.

Al di là dei numeri, lo scorso è stato un anno importante anche per le novità intervenute sul mercato, come l’inaugurazione del primo vertiporto italiano, a Fiumicino (ce ne sono sei a livello mondiale). L’iniziativa è frutto della collaborazione tra Aeroporti di Roma, Volocopter, UrbanV e Atlantia, che hanno lavorato alacremente per giungere appunto al primo volo in Italia di un eVTol equipaggiato. Il collaudatore di Volocopter, a bordo dell’elicottero elettrico Volocopter 2X, ha volato a 40 km/h per 5 minuti a 40 metri di altezza.

Il vertiporto è stato progettato per ospitare vari tipi di test sia per il volo, sia per le operazioni a terra.

Selezione in corso

Le imprese del settore in Italia sono 706, in lieve calo rispetto alle 713 del 2021, e la cosa non sorprende dato che è inevitabile una selezione dopo che nei primi anni in tanti si sono lanciati nel business. Intanto a fine 2022 si contavano quasi 60 mila droni registrati sul portale d-flight, di cui 13.921 nel corso dell’ultimo anno. Nel 92% dei casi i droni sono a uso ricreativo e solo nel restante 8% sono invece destinati a un uso professionale. Gli operatori registrati e attivi in piattaforma a dicembre 2022 sono 87.007 (+34% rispetto al 2021). 

“Il 2022 è stato un anno cruciale per il mercato professionale dei droni”, ha sottolineato Marco Lovera, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Droni e Mobilità Aerea Avanzata. “Se da un lato il valore del mercato operativo non è ancora esploso e il mercato dell’Advanced Air Mobility non ha ancora iniziato a generare ricavi per le imprese, diversi Paesi europei e l’Unione Europea stessa hanno iniziato a delineare strategie e roadmap per l’introduzione di servizi con droni: sono cresciute le sperimentazioni, sono nati ecosistemi in grado di mettere a fattor comune le competenze dei singoli attori e le imprese hanno iniziato a comprendere in modo più chiaro i benefici che questa tecnologia può portare alle loro attività”.