Di grande effetto per decorare giardini, aiuole e balconi, il nasturzio è capace di infondere tocchi di colore dal rosso al giallo all’arancio, nuance peculiari dei suoi splendidi petali. Bellissimo, profumato, facile da coltivare e pure commestibile, il nasturzio appartiene alla famiglia delle Tropaeolaceae ed è originario del Perù. Oltre che come pianta ornamentale, è impiegato in cucina e in campo erboristico, viste le sue innumerevoli proprietà. Dal nome botanico Tropaeolum, il nasturzio è anche noto come crescione indiano. Estremamente versatile, a seconda di dove cresce può essere una pianta annuale oppure perenne e in alcuni casi è strisciante o rampicante.
Nasturzio: le caratteristiche
Il nasturzio presenta fusti sottili e foglie tondeggianti, carnose, di un verde intenso, dai bordi irregolari e idrorepellenti, ciò significa che se l’acqua cade sulla loro superficie non viene assorbita, ma bensì forma delle gocce, che creano un “effetto loto”, proprio come accade nel fiore di loto. La fioritura del nasturzio è davvero ricca: i suoi grandi fiori campanulati e speronati presentano una forma di elmo e sono colorati da splendide tonalità gialle, rosse e arancioni. Emanano un profumo inebriante che ricorda quello del miele, a differenza delle foglie della pianta dalla fragranza speziata.
Il nasturzio sboccia da metà giugno fino al primo autunno e cresce rapidamente, riuscendo a raggiungere nella sua variante rampicante anche i 150 cm di altezza. Meraviglia della natura, esiste in diverse varietà che si differenziano per dimensioni, colori e portamento, visto che alcune presentano un aspetto cespuglioso, mentre altre sono rampicanti. Una delle principali è il tropaeolum majus, rampicante e indicata per gli spazi ampi. Tra le sue specie spicca anche il nasturzio nano che crea un incantevole cespuglio fiorito, adattandosi in particolare per abbellire i vasi dei balconi, le aiuole e anche i lati dei vialetti. Per quanto riguarda i suoi significati, il nasturzio è considerato un simbolo di resistenza e lotta, per via dei suoi fiori a forma di elmo.
Dove posizionare il nasturzio
Il nasturzio è semplice da coltivare. Il gelo è un suo grande nemico, che può danneggiarlo in modo grave, tanto che di solito si coltiva annualmente. La pianta va posta in un punto luminoso, evitando l’esposizione diretta ai raggi solari in estate, altrimenti potrebbe spogliarsi alla base. Bisogna però anche considerare come l’ombra totale non sia ideale in quanto il nasturzio potrebbe non fiorire. La collocazione ottimale è una mezza ombra oppure nei pressi di un albero, le cui fronde filtrano i raggi solari, evitando di oscurarlo troppo. Il terreno deve essere sempre ben drenato, evitando gli eccessi di acqua che potrebbero far marcire il nasturzio. La pianta andrebbe concimata ogni 4/6 settimane.
Come coltivare il nasturzio
Per quanto riguarda la semina del nasturzio, Il periodo preferibile è tra aprile e maggio per evitare eventuali gelate notturne. Se si piantano i nasturzi direttamente in giardino bisogna interrare i semi con una distanza di 30-40 centimetri l’uno dall’altro, in gruppi di 3 -5 semi e con una profondità di 2 o 3 centimetri. Pianta a crescita rapida, di solito germina nell’arco di due settimane. Il terreno deve essere drenato e povero, non argilloso e non richiede l’uso di fertilizzanti: quando è troppo ricco lo sviluppo della pianta potrebbe incentrarsi principalmente sulle foglie e poco sui fiori.
La coltivazione in vaso del nasturzio è molto semplice. Bisogna ricorrere a un contenitore dal diametro di 28 centimetri, ponendo al suo interno uno strato di ghiaia, per assicurare il corretto drenaggio, uno di letame maturo e il terriccio. I semi vanno piantati distanziandoli a una profondità di un paio di centimetri, per poi bagnarli. Il vaso deve essere posto in una posizione soleggiata e, fino alla germinazione, il terreno va mantenuto umido. Per rinvasare il nasturzio, è meglio aspettare la fine dell’inverno o l’inizio della stagione primaverile.
Per fare prosperare il nasturzio il clima ideale è mite, caldo e secco e il terriccio deve essere ben drenato, soffice, leggermente umido e con ph neutro. La pianta richiede di essere annaffiata spesso, in estate anche 3 volte alla settimana, soprattutto se coltivata in vaso per mantenere il terriccio umido, ma senza mai esagerare per scongiurare i ristagni d’acqua. In inverno, invece, le innaffiature devono essere sporadiche, massimo due volte al mese, visto che la pianta dorme, trovandosi in uno stato vegetativo.
Se si coltivano varianti rampicanti è necessario maneggiarle con molta delicatezza, tenendo a mente che tendono a spezzarsi. Nonostante sia facile da coltivare, la pianta è piuttosto delicata e quindi da trattare con attenzione. Per prendersi cura del nasturzio è importante eliminare le erbacce e i fiori appassiti durante la sua crescita e non sono da sottovalutare eventuali parassiti, visto che è un catalizzatore per coleotteri e afidi, dovendo intervenire nell’immediato se presenti ricorrendo a prodotti specifici.