Forse non è una delle mete più appetibili del momento, dato l’andamento dei numeri del Covid nell’Europa Orientale. Ma Budapest (dove comunque le cifre sono meno drammatiche rispetto ad alcuni dei Paesi limitrofi) rimane una delle capitali europee di maggior fascino. E come in tante altre aree del pianeta, la città lavora per farsi trovare pronta nei giorni in cui il problema sarà definitivamente risolto. Da settembre, e fino a metà gennaio, la storica funicolare che dalla città porta al castello (Buda Vari) è soggetta a lavori di restauro che interessano sia la linea che le carrozze.

Budapest, tornano le carrozze della storica funicolare. Riapertura a gennaio

Queste ultime sono state riportate sulla tratta e reinstallate proprio oggi. La funicolare, che nel 2020 ha festeggiato i suoi primi 150 anni, è la seconda più antica del mondo, dopo quella di Lione, datata 1862. Unisce la piazza Adam Clark e il Ponte delle Catene al castello, offrendo un’imperdibile panoramica sul Danubio. Tra le più ambite attrazioni della capitale magiara, è “parte costituente” del sito patrimonio Unesco che racchiude i gioielli della città. Voluta dal conte Ödön (Edmund) Széchenyi, che ai tempi della fusione tra Buda e Pest, avvenuta tra gli anni Cinquanta e Settanta dell’Ottocento, volle un accesso più facile per i ministeri, gli uffici e il teatro situatui nel castello.

Costruita a Vienna, divenne ben presto molto popolare, anche tra gli illustri ospiti stranieri, come l’imperatore Francesco Giuseppe d’Austria e l’imperatore del Brasile. Seriamente danneggiata durante la guerra, rimase abbandonata a se stessa a mo’ di relitto per quasi quarant’anni. Nel 1986 fu ricostruita, mantenendo l’aspetto retrò ma impiegando materiale elettrico. Le cabine scorrono su un tracciato in pendenza di 30 gradi, alto 50 metri, per una lunghezza complessiva di 95 metri.