Cervinia, si torna a sciare. Da domani, e data l’altitudine per ben sette mesi, sino al 1° maggio prossimo, la perla valdostana situata ai piedi del monte-icona delle Alpi, tutti in pista, cosa che in Italia di fatto non accade dalla primavera 2020. Fermi restando gli obblighi di green pass e mascherine, gli ospiti dell’Alta Valtournenche torneranno ad avere un privilegio di questi tempi meno scontato che mai: quello di attraversare il confine – italosvizzero – sci ai piedi. Quello di Cervinia-Valtournenche-Zermatt è infatti uno dei comprensori transfrontalieri più grandi, unisce tre valli e due nazioni. In territorio elvetico già si scia, ma a ore, grazie all’innevamento artificiale potranno aprire gli impianti del Cervino Ski Paradise
I controlli alla partenza degli impianti saranno garantiti da personale della Cervino S.p.A. e dalle forze dell’ordine. Gli sciatori, salvo che i minori di 12 anni, sono invitati a presentarsi documenti alla mano (carta di identità valida) e con il Green pass, sia cartaceo che digitale, pronto per la scansione, in modo da velocizzare l’accesso. Proprio per evitare assembramenti lo skipass si deve acquistare online: i possessori di keycard potranno caricarlo direttamente dal sito mentre chi non fosse dotato di questo supporto elettronico dovrà ritirarlo in “modalità pick-up” presso le casse di Breuil-Cervinia e Valtournenche. Pronti via: gli impianti di risalita di Cervino saranno aperti dalle 8.15.
Prima ad aprire tra le località bianche italiane che vantano una fama anche “mondana”, Cervinia è stata preceduta di 4 settimane dalla Val Senales altoatesina, dove anche si scia su ghiacciaio. Nella vallata di confine situata tra Merano e l’Austria, ad oggi sono aperte 5 piste e 4 impianti su 11, dove tra l’altro sono già in azione molte delle nazionali di sci alpino agonistico, in vista delle gare d’avvio di Coppa del Mondo, in programma nella non lontana Soelden austriaca.
Come detto, la terza località a riaprire i battenti dovrebbe essere Livigno. Nella stazione della Valtellina lombarda, dal 23 ottobre, aprirà la “Marianna Longa”, un anello di fondo di 5km che presenta saliscendi ideali per chi desidera allenarsi. L’apertura ufficiale è fissata al 27 novembre, ma in caso di innevamento qualche pista potrebbe anche essere agibile prima. L’ultimo fine settimana di novembre e il successivo, che precede i giorni attorno a Sant’Ambrogio e all’Immacolata vedranno piste e skilift tornare in funzione nella maggior parte delle località più famose di Alpi e Dolomiti, da Courmayeur alla Val Gardena e alla Val Badia, da Cortina a Sestrieres. Inutile quasi dirlo, visto che molte non hanno praticamente mai chiuso: quasi tutte le aree sciistiche di grido di Austria e Svizzera sono già aperte.
Come detto, la riapertura dei resort invernali e dei relativi impianti è conseguenza del decreto sul Green Pass approvato nel settembre scorso. Il protocollo firmato tra gli altri dalla Federazione italiana sport invernali, e dalle associazioni di categoria dei gestori degli impianti di risalita e dei maestri di sci fissa le regole per la ripresa. Green pass obbligatorio per chi ha compiuto i 12 anni, skipass personale che andrà acquistato e per quanto possibile caricato esclusivamente in modalità digitale. Impianti chiusi (funivie, cabinovie e seggiovie se “coperte”) con capienza limitata all’80 per cento, seggiovie aperte a capienza intera, obbligo di mascherina chirugica o superiore sugli impianti e negli spazi comuni. Obbligo negli interni di creare dei percorsi in modo tale da garantire il distanziamento di un metro tra persona e persona.