Un milione di metri cubi di acqua persi in un solo giorno. In questi giorni di caldo, polveri sahariane e afa c’è un bacino, più di altri, che racconta l’emergenza siccità in corso. Non è in Sicilia dove le terre sono sempre più aride e nemmeno in Sardegna dove i territori secchi vanno a fuoco, ma al confine tra Molise e Puglia: qui, il lago di Occhito, uno degli invasi artificiali con maggiore capienza in Europa, è in estrema sofferenza. Secondo i dati del Consorzio per la bonifica della Capitanata di Foggia il lago, realizzato grazie a uno sbarramento sul fiume Fortore, nelle ultime rilevazioni in 24 ore è passato da una disponibilità idrica di 127.634.300 milioni di metri cubi a 126.641.200 milioni.
Di fatto la disponibilità idrica si è quasi dimezzata rispetto allo stesso periodo del 2023. L’invaso, che appartiene per metà alla provincia di Campobasso e per l’altra a quella di Foggia ed è lungo circa 12 chilometri che rappresentano il confine fra le due regioni, è uno dei più importanti bacini per l’approvvigionamento idrico in Puglia e Molise. Ha una capacità totale di 333 milioni di metri cubi d’acqua, di cui 250 quelli utilizzabili. Il 18 giugno del 2023 la disponibilità idrica era di 240 milioni di metri quadri, ora siamo appunto intorno ai 127. Ciò significa, ricordano gli esperti, che se la siccità dovesse prolungarsi ancora a lungo si prospettano possibili razionamenti dell’acqua durante l’estate. Il Molise e la Puglia sono entrambi territori che rientrano fra le dodici regioni italiane ad elevato stress idrico secondo un recente report della Community “Valore Acqua” per l’Italia di The European House-Ambrosetti.
Il lago di Occhito non è esente da questo stress: a causa delle temperature che si innalzano, dell’evaporazione e della scarsità delle precipitazioni, la carenza idrica sta cominciando a farsi sentire in maniera sempre più critica. Lo stesso vale per il Liscione e per altri vicini bacini del sud. Come ha ricordato ai media locali il presidente di Molise Acque, Stefano Sabatini, “è urgente intervenire per evitare una crisi ancora più profonda nei prossimi mesi”. Si parla anche della possibilità di chiusure notturne delle reti idriche di distribuzione, in Molise, per tentare di preservare il bene acqua.
La carenza inoltre, e in particolare quella legata proprio al bacino di Occhito – considerato il secondo lago artificiale per capienza più grande d’Europa – sta impattando direttamente sull’agricoltura. Come spiega Coldiretti Molise, preoccupata per la situazione, è necessario agire per “creare una rete di invasi artificiali di piccole dimensioni per la raccolta dell’acqua piovana, ferma oggi in Italia ad appena l’11%. Ciò consentirebbe di garantire acqua per gli usi civili, per la produzione agricola e per generare energia pulita”.