Il tiglio è una pianta appartenente alla famiglia delle malvacee, le cui origini sono principalmente in Europa. Esistono numerose specie, caratterizzate solitamente da una robusta crescita e da una notevole longevità, nonché da una grande capacità di adattamento e sopportazione dell’inquinamento atmosferico. Il nome di questa pianta deriva dal greco ptilon – cioè, “ala” – che si riferisce alle caratteristiche della brattea dell’infiorescenza.
Le caratteristiche del fiore e della foglia di tiglio
La fioritura del tiglio avviene nei mesi compresi tra giugno e luglio: in quel periodo, la pianta spande nell’aria un profumo piacevole che attira numerosissime api e bombi. Il fiore del tiglio ha un colore giallo paglierino e si caratterizza anche per la brattea verde di tonalità chiara: viene usato per preparare infusi e prodotti cosmetici. La foglia del tiglio ha la caratteristica forma a cuore ed è caduca: raggiunge una dimensione massima di circa 10 centimetri, ha un colore verde pallido (talvolta con sfumature più scure) e il bordo seghettato.
Il terreno ideale per la coltivazione del tiglio
Per la messa a dimora del tiglio andrebbe preferito un terreno con un buon drenaggio, idealmente sabbioso, che non dev’essere né troppo umido né troppo asciutto. La pianta preferisce soprattutto i terreni neutri.
L’irrigazione e la concimazione del tiglio
Il tiglio è un albero che richiede un’irrigazione abbondante e regolare nel periodo che segue la messa a dimora. Nei primi anni di vita, è importante assicurare costantemente l’apporto di acqua, dopodiché è un albero che si accontenta delle piogge. In caso di periodi siccitosi prolungati, si può però prevedere l’innaffiatura del tiglio. Per quanto riguarda la concimazione, possiamo prevederla nel caso di messa a dimora in terreni non particolarmente ricchi. In questi casi, si può usare del letame o del concime organico nel periodo autunnale.
Dove piantare il tiglio: esposizione e messa a dimora
A causa delle dimensioni che raggiunge una volta raggiunta la piena maturità, il tiglio è solitamente piantato in contesti sufficientemente spaziosi, dove trova le condizioni ideali per vegetare. Non è difficile trovarlo ad esempio all’interno dei parchi o, comunque, di aree verdi piuttosto estese. La pianta è anche prescelta per ornare vialetti e viali, dove contribuisce a creare una piacevole ombreggiatura. L’esposizione ideale del tiglio è in pieno sole o mezza ombra, mentre per la messa a dimora si scelgono solitamente esemplari di età superiore ai cinque anni. Scaviamo una buca che sia larga e profonda tra 3-4 volte la zolla radicale, sistemando del compost all’interno della stessa.
Quanto ci mette a crescere il tiglio?
Al di là delle singole particolarità delle cultivar o specie, il tiglio si contraddistingue per un ritmo di crescita iniziale piuttosto lento: entro i primi cinque anni, raggiunge un’altezza di un paio di metri. In seguito, l’albero cresce più velocemente. Il tiglio raggiunge solitamente la maturità attorno ai cinquant’anni: in quel momento, può superare anche i venti metri di altezza, con una fronda larga più di una decina di metri.
La potatura del tiglio
Dobbiamo prevedere la potatura del tiglio sia per guidarne la crescita sia per eliminare i numerosi polloni che si sviluppano alla base della pianta. Il momento ideale per potare la pianta è durante la stagione invernale.
Le caratteristiche del legno di tiglio
Il tiglio è un albero che si contraddistingue per offrire un legno contraddistinto da una bassa durezza e da un basso peso, caratteristiche che lo rendono lavorabile senza particolari difficoltà. L’essenza è contraddistinta da una colorazione chiara, che solitamente oscilla tra il bianco e il giallo paglierino. Viene sfruttato per realizzare sculture, mobili e giocattoli.
Le avversità che colpiscono il tiglio
Nonostante la sua fama di pianta longeva e rustica, non è raro che il tiglio possa essere colpito da diverse avversità. La pianta può essere attaccata dagli afidi: in questo caso, bisogna ricorrere ad un prodotto fitosanitario. Anche la cocciniglia può infestare l’albero: in questo caso, il lato inferiore delle foglie si presenta con le classiche macchioline bianche. Per contrastare questo insetto, che può provocare la defogliazione, si usa un prodotto ad hoc.
I lepidotteri possono inoltre attaccare la pianta, mangiandone le foglie: questi insetti possono essere contrastati con la lotta biologica (ad es. ditteri o imenotteri) o con prodotti chimici. Il tiglio può essere anche attaccato dalla gnomonia tiliae, un fungo che provoca delle macchie marroni sulle foglie: anche in questo caso, bisogna ricorrere ad un prodotto chimico per contrastarne la diffusione.