Il vischio, nome scientifico viscum, è un genere di pianta cespugliosa di cui ne esistono decine di specie, tra le quali, il viscum album è quella più diffusa. Il vischio appartiene alla famiglia delle santalacee ed è una pianta presente in gran parte delle nazioni con clima temperato, dall’Europa all’area del sud-est asiatico, ma anche in paesi dell’Africa e in Australia. Il suo habitat ideale si trova in modo particolare nei boschi con conifere e diverse latifoglie, dove il vischio nasce e si sviluppa come un parassita delle altre piante. Il viscum raggiunge solitamente dimensioni modeste, comprese tra i 40 centimetri e un metro di altezza. La pianta si contraddistingue per le foglie coriacee di colore verde chiaro, nonché per le piccole infiorescenze e le bacche di colore bianco. Il vischio è anche noto per la tossicità, a causa della presenza della viscumina: le sue bacche rappresentano in modo particolare un rischio importante per la nostra salute.

Qual è l’esposizione ideale e dove cresce in Italia?

Il vischio è una pianta dal buon livello di rusticità: può quindi crescere senza problemi anche nelle aree che sono soggette alle gelate invernali. Per vegetare in modo ottimale, la pianta ha però bisogno di una buona quantità di luce e di soleggiamento diretto. Negli ambienti boschivi che offrono queste caratteristiche non è difficile trovarlo anche ad un’altitudine di un migliaio di metri. Nel nostro paese, il viscum si trova un po’ in tutte le regioni, con una presenza più marcata soprattutto nel territorio dell’arco alpino.

Si può coltivare la pianta di vischio in vaso?

Non abbiamo la possibilità di far crescere il vischio in vaso, proprio perché si tratta di una specie epifita e parassita. Per la coltivazione del viscum nel nostro giardino, dobbiamo scegliere una pianta che funga da ospite. Nel suo habitat naturale, il vischio cresce soprattutto sulle latifoglie come le querce, i salici, i pioppi, le betulle, i tigli e gli aceri, ma anche sulle conifere come i pini. Anche sui tronchi o i rami di meli, robinie e susini non è difficile scorgere la presenza del viscum. Ricordiamoci che il vischio è particolarmente tenace: se decidiamo di coltivarlo su una pianta ospite nel giardino di casa nostra, teniamo presente che una sua eventuale rimozione futura è molto difficile. In tanti casi, dobbiamo eliminare in modo definitivo il ramo che lo ospita.

La coltivazione e la moltiplicazione della pianta

Per prima cosa, procuriamoci dei semi di viscum: li troviamo all’interno delle bacche bianche che il vischio è solito produrre nel periodo autunnale e, soprattutto, a ridosso di Natale. Per quanto possibile, accertiamoci di selezionare solo le bacche più mature. Preoccupiamoci quindi di scegliere una pianta ospite che abbia delle fessure nella corteccia, o comunque, delle tracce di muschio o di licheni sul tronco. In questo modo, potremo inserire il seme di viscum in uno spazio ideale per favorirne l’attecchimento. Il miglior momento per dare il via alla coltivazione del vischio è agli inizi del periodo invernale, idealmente dopo le festività natalizie. Dovremo attendere almeno fino all’inizio della primavera per sapere se il nostro esperimento avrà avuto successo: la germinazione richiede infatti diversi mesi. Per capire se il vischio ha attecchito, ci basterà osservare il punto in cui abbiamo messo a dimora i semi: se si sono formate delle protuberanze, abbiamo ottenuto una nuova pianta.

La crescita e la cura del vischio

Il viscum è una pianta dal ritmo di crescita particolarmente lento. Oltre a richiedere alcuni mesi per germinare, il vischio ha bisogno di diversi anni per raggiungere il suo massimo sviluppo. Poiché la pianta si sviluppa in modo parassitario su un altro vegetale, non richiede particolari attenzioni nella coltivazione. Il viscum ricava infatti dalla linfa della pianta ospite l’acqua e i minerali di cui ha bisogno per crescere. Teniamo ben presente questo aspetto quando scegliamo dove coltivare il vischio, soprattutto se viviamo in aree dal clima particolarmente caldo e siccitoso: la presenza del viscum sarà infatti un ulteriore fattore di stress per la pianta che lo ospita.

La fioritura e i frutti

Il vischio è una pianta dioica: in natura troviamo esemplari maschili e femminili. Solo queste ultime producono i tipici frutti tondeggianti e bianchi, che appaiono solitamente nel corso dell’autunno. La fioritura invece si concentra nel periodo primaverile, quando sul viscum si sviluppa una gran quantità di fiori bianco-giallastri.

I parassiti

La pianta ha una buona rusticità, grazie alla quale non è particolarmente soggetta ai parassiti: ricordiamoci però di eliminare le parti secche o danneggiate del vischio, per prevenire qualsiasi potenziale problematica.