L’efficienza energetica nell’illuminazione pubblica rappresenta un valido alleato per le politiche di rigenerazione urbana. Lo sfruttamento delle energie rinnovabili nel centro città e in periferia contribuisce infatti alla riduzione delle emissioni di CO2, migliorando la qualità della vita nelle zone prive o con accesso limitato all’elettricità. In molti luoghi la rete elettrica non è stabile, oppure risulta incredibilmente onerosa da installare. La grande flessibilità di utilizzo dei sistemi di illuminazione a energia solare e ibrida possono davvero rappresentare “la svolta” fornendo luce anche nelle località meno raggiungibili dagli impianti tradizionali.
Gli apparecchi a energia solare e ibrida di Signify sfruttano l’energia solare per accendere le strade in modo sostenibile. I dispositivi si basano su due diversi sistemi: l’off-grid, completamente autonomo, che si serve soltanto dei raggi del sole, e l’ibrido, che in mancanza dell’energia solare si alimenta dalla rete elettrica. Protagonista indiscusso di questa gamma è l’apparecchio Philips SunStay, perché combina in un’unica soluzione il pannello solare, la lampada, il regolatore di carica e la batteria, compatto, facile da installare e da mantenere. In molti, in Italia e nel mondo hanno fatto questa scelta “illuminante”: 10 comuni del Veneto, tra cui Montorso Vicentino a Vicenza che rappresenta la prima installazione della tecnologia Solar Hybrid di Signify in Italia e Cavallino Treporti, nella Città Metropolitana di Venezia per illuminare un’area adiacente alla laguna caratterizzata da grandi difficoltà tecniche e costi elevati di installazione. E ancora, il Comune di Mozzagrogna nella provincia di Chieti in Abruzzo per potenziare la sicurezza di alcune strade secondarie in precedenza non adeguatamente illuminate e l’isola greca di Lisso, per illuminare alcune zone prive di copertura elettrica e salvaguardare il patrimonio ambientale locale.
Le reti da pesca diventano lampade attraverso la stampa 3D
Gli apparecchi di illuminazione stampati in 3D permettono di ridurre le emissioni di CO2 del 47% rispetto a quelli tradizionali e, grazie all’utilizzo di materiali in policarbonato riciclabili al 100%, ogni loro singola parte può essere riutilizzata o riciclata, riducendo al minimo lo spreco, così da contribuire al raggiungimento di un’economia circolare. Signify ha recentemente presentato la collezione Philips MyCreation Coastal Breeze: inedite lampade a sospensione sostenibili, realizzate con materiali circolari provenienti dall’oceano come reti da pesca e residui in plastica. Le reti da pesca in nylon provengono da pescatori che operano sulla costa della Cornovaglia del Regno Unito e sono poi trasformate in granulato, il materiale di base per il filamento di stampa 3D, da Fishy Filaments, partner di Signify. La materia prima viene quindi trasformata in filamento a Maarheeze, nei Paesi Bassi, e successivamente stampata in 3D a Turnhout, in Belgio. Oltre a riciclare la plastica oceanica, in questa applicazione il processo di stampa 3D di Signify contribuisce alla riduzione degli sprechi e a favorire un’economia circolare.
Con il potere della luce si coltivano gli ortaggi tutto l’anno in modo sostenibile
Come parte del programma Green Switch, che a sua volta rientra nella più ampia strategia di sostenibilità Brighter Lives, Better World 2025 di Signify, l’azienda supporta gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU, contribuendo concretamente a migliorare la salute e il benessere delle persone – il terzo dei diciassette obiettivi individuati nel 2015 dalle Nazioni unite. Poiché Signify vanta un’esperienza di oltre 80 anni nel campo dell’illuminazione dedicata all’orticoltura, grazie alle più recenti tecnologie d’illuminazione s’impegna ad aumentare la disponibilità e la qualità del cibo e aiutare le persone a vedere e sentirsi meglio.
In quest’ottica, nel 2020 Signify ha annunciato l’ampliamento della collaborazione con Planet Farms, il più grande e avanzato stabilimento di vertical farming in Italia e Europa. L’illuminazione LED modulare di Philips Greenpower LED, la più recente innovazione di Signify nel settore dell’agricoltura verticale, supporta i coltivatori nell’ottimizzazione degli spazi tramite la coltivazione multistrato, ossia con colture in orizzontale su piani sovrapposti. La versatilità di questo sistema d’illuminazione assicura la flessibilità necessaria per migliorare l’efficienza operativa degli impianti di coltivazione e risparmiare allo stesso tempo fino all’80% di acqua rispetto alla coltivazione tradizionale.
Nel 2021 Signify ha inoltre annunciato la collaborazione con l’Azienda Agricola F.lli Lapietra, specializzata nella coltivazione di ortaggi attraverso un innovativo sistema di coltivazione che assicura standard elevati di qualità e produzione, nel rispetto di un’attenta politica ambientale.
Il reale raggiungimento degli Obiettivi delle Nazioni Unite per svolgere un ruolo chiave nello sviluppo sostenibile del pianeta può però avvenire solo attraverso la cooperazione tra più realtà. Per questo l’azienda, che si è recentemente addentrata anche nel campo dell’agrofotovoltaico, ha siglato un accordo per lo sviluppo di soluzioni integrate in questo settore con Artigianfer e Vespera Power.
Tra le fonti rinnovabili, l’agrofotovoltaico è quella più in grado di massimizzare la sinergia tra il settore agricolo e quello energetico, producendo energia elettrica pulita, agevolando la decarbonizzazione e valorizzando il territorio. Il tutto senza ridurre le superfici coltivabili. Sarà la Puglia la prima regione italiana a sperimentare i primi sistemi agrofotovoltaici frutto di questa straordinaria collaborazione tra queste tre aziende. Grazie all’implementazione di serre fotovoltaiche avanzate, sarà possibile massimizzare la sinergia tra il settore agricolo e quello energetico, in linea con i fondi stanziati dal PNRR per favorire la rivoluzione green e la transizione ecologica.