“Il rifiuto migliore? È quello che non si produce”. Questo è il mantra di Voidless, startup milanese fondata nel 2022 da tre ingegneri under30: Carlo Villani, Mattia Bertolani, e Daniel Kaidanovic. L’azienda, partita da un garage accanto al Politecnico di Milano, oggi progetta e costruisce macchinari industriali di nuova generazione che creano imballaggi su misura direttamente nei magazzini. L’obiettivo è quello di ridurre il consumo di cartone, materiali di riempimento e di ottimizzare i trasporti. Abbattendo il fenomeno dell’overpackaging connesso all’espansione dell’e-commerce: “Ricevere pacchi grandi è un’esperienza sempre più comune e frustrante per il consumatore, che crea danni reputazionali al venditore e ambientali in termini di produzione di rifiuti e CO2 evitabili. Siamo convinti che una gestione più intelligente del packaging non solo riduca l’impatto ambientale, ma crei anche valore per le aziende, rendendo i loro processi più snelli ed efficaci”, ci racconta il co-fondatore e Ceo di Voidless, Carlo Villani.

Nel dettaglio, i sistemi innovativi proposti da Voidless rappresentano una soluzione all’avanguardia per ogni tipo di magazzino, offrendo la possibilità di creare, in tempo reale, scatole della dimensione perfetta per qualsiasi oggetto da spedire. “L’integrazione di questa tecnologia permette agli operatori logistici di produrre internamente le scatole, eliminando la necessità di acquistarle da fornitori esterni. Questo processo riduce l’impatto ambientale, aumenta la flessibilità e semplifica il processo di approvvigionamento, ma offre anche la possibilità di personalizzare ogni singola scatola con messaggi o loghi specifici, una leva strategica fondamentale per il marketing moderno”.

Scatole su misura. Come funziona il sistema

Scatole su misura. E’ questo l’obiettivo di Voidless, nata per migliorare e rendere più efficiente il packaging nei magazzini, dove la gestione delle scatole standard è attualmente costosa e complessa, richiedendo l’ordine, lo stoccaggio e il coordinamento di diversi formati. L’idea, nasce dell’inventiva di tre ingegneri, si tratta di un sistema di packaging on-demand all’avanguardia (con sei brevetti), gestito da un algoritmo proprietario che consente la produzione in tempo reale di scatole (just in time) su misura per ogni ordine. Non solo, queste ultime possono essere arricchite in maniera totalmente automatica da un branding personalizzato, da eventuali grafiche o QR code. La missione di Voidless è risolvere il problema dell’over-packaging, un fattore che incide pesantemente sull’ambiente e sui costi operativi delle aziende.

L'impianto Voidless per creare scatole su misura
L’impianto Voidless per creare scatole su misura 

“Attraverso lo sviluppo di sistemi di imballaggio on-demand all’avanguardia, ci impegniamo a fornire soluzioni che producono box su misura solo quando necessario. In questo modo, aiutiamo le aziende a eliminare il sovra-imballaggio e a ridurre lo spreco di materiali, ottimizzando al contempo la gestione logistica. Il nostro impegno è verso una logistica più efficiente e sostenibile, dove ogni ordine riceve l’imballaggio perfetto, riducendo gli eccessi e promuovendo un futuro più responsabile”.

“Un’ottimizzazione dell’intera catena logistica”

I sistemi Voidless sono facilmente integrabili in ogni tipologia di magazzino, dove consentono a ogni operatore logistico di realizzare in tempo reale la scatola della dimensione adeguata all’oggetto o bene da spedire. “Oltre ai benefici derivanti dalla riduzione dell’overpackaging, i sistemi Voidless permettono un’altra serie di vantaggi operativi per il magazzino stesso. Infatti, l’operatore logistico si verticalizza producendo internamente le scatole anziché acquistarle da terze parti e questo si traduce direttamente in un aumento della flessibilità, una semplificazione nel procurement e la possibilità di stampare su ogni singola scatola messaggi personalizzati o loghi, punto chiave per il marketing moderno”.

L’approccio di Voidless consente un’ottimizzazione significativa dell’intera catena logistica, che si traduce non solo in una evidente riduzione dello spreco di cartone e materiali di riempimento, ma anche in un miglioramento dell’efficienza dei trasporti, permettendo di ridurre lo spreco di spazio nei container, nei camion e in altri mezzi di trasporto.

La startup a settembre 2024 ha siglato un accordo con Poste Italiane, per la precisione con Poste Logistics (Business Unit di Poste e uno dei principali operatori logistici in Italia), presso il Centro logistico di Vidigulfo di Pavia, dove ha installato i suoi sistemi, ora in funzione per la produzione e realizzazione di packaging on demand sostenibile.

E a novembre 2024, ha siglato un secondo accordo che prevede l’imminente installazione dei suoi sistemi green tech presso i centri del nord Italia di DSV, tra la più importanti aziende al mondo nel settore della logistica. Inoltre, sono in itinere nuovi accordi con altri operatori del settore.

La fiducia degli investitori

Con il crescente volume di oltre 170 miliardi di pacchi spediti nel mondo nel 2023 e una previsione di crescita annuale composta superiore al 10% nel settore del commercio elettronico nei prossimi cinque anni (fonte: Statista), Voidless si posiziona come un attore chiave nel settore del packaging e della logistica, che necessitano di una evidente riduzione degli sprechi lungo tutta la filiera.

La startup ha finora raccolto capitali pari a circa 5 milioni di euro da investitori particolarmente attenti a tematiche legate alla sostenibilità ambientale. Ultimi ad investire in ordine di tempo: CDP Venture Capital – tramite il Fondo Corporate Partners I – e la società di Venture Capital italo-francese 360 Capital. I due investitori hanno partecipato all’operazione investendo 1,1 milioni ciascuno, per un totale di 2,2 milioni di euro. Oggi in Voidless lavorano più di trenta persone tutte under30.