Il caldo record e l’assenza di piogge negli ultimi mesi prosciugato laghi e fiumi d’Europa facendo affiorare reperti archeologici di epoche diverse. Così tra paesaggi in fiamme per incendi diffusi, dal Portogallo all’Italia, e argini messi a nudo, il Vecchio Continente fa i conti con la storia portata alla luce dalla peggiore siccità degli ultimi 500 anni. È accaduto in Serbia, dove sono alcune carcasse di navi naziste affondate nel 1944 sono emerse dalle acque del Danubio ridotto ai minimi.

Serbia, dal Danubio in secca affiorano dei relitti: sono navi da guerra naziste affondate nel 1944

La memoria della guerra è tornata a galla anche in Italia, dove il Po ha custodito le bombe inesplose. Nei pressi del ponte della ferrovia di Borgo San Virgilio, comune del mantovano, un ordigno bellico inesploso è stato disinnescato dagli artificieri del decimo Reggimento del Genio guastatori, dopo aver evacuato 2600 persone e bloccato la navigazione per un tratto lungo 2 km del fiume mai stato così a secco negli ultimi 70 anni.

Siccità, dal Po emerge una bomba inesplosa della II guerra Mondiale: le operazioni di disinnesco

Il Reno ha restituito le “pietre della fame” (Hungersteine, in tedesco), monumenti secolari dei disastri climatici avvenuti in altre epoche. Si tratta di incisioni sulle rocce a segnalare i livelli minimi mai raggiunti e in alcuni casi anche le drammatiche conseguenze legate alla siccità, come le carestie. Le iscrizioni più recenti risalgono al 2018, 2003, 1959, 1947.

Le
Le “pietre della fame” nel Reno, Germania 

In Spagna i livelli del bacino idrico di Valdecanas sono scesi del 28%, fino a mostrare una Stonehenge risalente al 5000 a.C. scoperta nel 1956 e sommersa nel 1963 da un progetto di sviluppo rurale dell’epoca franchista. I cosiddetti “Dolmen di Guadalperal” (El Gordo) in posizione circolare ora fanno parte di un paesaggio quasi lunare, dove le pietre hanno avuto la meglio sull’acqua.

Dolmen di Guadalperal, Spagna
Dolmen di Guadalperal, Spagna (reuters)

In Iraq hanno rivisto la luce le rovine dell’Impero Mitanni sulle sponda del Tigri, mostrando quel che resta dell’antica città di Zakhiku di oltre 3400 anni. Gli archeologi dell’Università di Friburgo si sono rimboccati le maniche assieme ai colleghi curdi per avviare nuovi studi sulle mura residue di torri, fortificazioni e magazzini emerse dalle acque.

L'antica città di Zakhiku, Iraq
L’antica città di Zakhiku, Iraq

 

La siccità devastante che per settimane ha colpito anche la Cina ha svelato un’isola prima sommersa nel Fiume Azzurro (Yangtze), a Chongqing (nella provincia di Sichuan), con tre statue buddiste scolpite nella pietra.

L'isola di Foyeliang nel fiume Yangtze, Cina
L’isola di Foyeliang nel fiume Yangtze, Cina (reuters)

Mentre il fiume Jialing ha “scoperto” un pilastri del ponte Qiansimen, quasi fosse un monumento futurista messo a nudo dal corso d’acqua ormai quasi inesistente.

Il ponte di Qiansimen nel fiume Jialing, Cina
Il ponte di Qiansimen nel fiume Jialing, Cina (reuters)

In Texas (Usa) la siccità ha “scovato” reperti ben più antichi: sono le impronte di dinosauro venute fuori dal fiume Paluxey rimaste nascoste per oltre 113 milioni di anni.

Dinosaur Valley State Park, in Texas (Usa)
Dinosaur Valley State Park, in Texas (Usa)