Su due ruote per scoprire mille mondi. Giardini incantati, reggie, chiese, borghi, palazzi, antiche dimore: alla scoperta dei tesori d’Italia, adesso che il tempo lo permette e anche la fine del lockdown, a bordo della moto. Una occasione promossa dal FAI (Fondo Ambiente Italiano) / e dal FMI (Federaione Motociclistica Italiana) che hanno siglato un accordo per promuovere itinerari turistici e convenzioni dedicati agli amanti delle due ruote e delle gite fuori porta. Una intesa che promuove novi itinerari turistici ben delineati e suggeriti con tanto di distanza, dislivello e dettagli sul percorso per potersi godere al meglio anche in moto alcuni di quei luoghi – compresi quelli del “cuore” – promossi dal FAI, per incremenentare la scoperta delle bellezze italiane e promuovere un turismo consapevole lungo tutto lo Stivale.

 

Per ora il protocollo di intesa ha dato vita a nove percorsi suggeriti, a cui seguiranno altri sempre dedicati al mototurismo e sarà un patto che durerà tre anni in cui si continueranno a delineare tragitti dedicati alle esigenze dei motociclisti e alla tutela del territorio.

 

Come ha raccontato Giovanni Copioli, Presidente FMI, questa intesa “rappresenta un’ottima opportunità di scoperta del territorio per i nostri mototuristi. Grazie a questo accordo sarà possibile visitare il nostro Paese tramite itinerari realizzati in collaborazione con un’istituzione che tutela e promuove il patrimonio storico, artistico e paesaggistico italiano. Valori che come FMI condividiamo pienamente e ci impegniamo a trasmettere attraverso le attività delle Commissioni Ambiente e Turistica. Da appassionato spero di poter salire presto in sella e percorrere uno dei tracciati proposti”.

 

Allo stesso tempo Davide Usai, direttore generale FAI, ricorda che “mai come quest’anno sentiamo il bisogno di riavvicinarci al nostro patrimonio storico, artistico e paesaggistico, di vivere il nostro Paese, alla scoperta di angoli ancora inesplorati oppure tornando nei luoghi che più ci sono cari. Grazie all’Intesa firmata con la FMI, il FAI invita motociclisti e appassionati di mototurismo a salire in sella e raggiungere i propri Beni, tesori di natura, arte e cultura. Mete splendide in cui sostare, ristorarsi e ritemprarsi, godendo del contatto con la nostra storia e la bellezza: visite imprescindibili di un viaggio in motocicletta indimenticabile, attraverso il Paese più bello del mondo”.

 

In un mondo che tenta oggi di porre sempre più attenzione alle questioni ambientali e climatiche, in un Pianeta dove si va verso un ripensamento dei trasporti alimentato in futuro sempre più da energie rinnovabili, il FAI in questo accordo con i motociclisti spinge anche perchè si valorizzi il rispetto per l’ambiente, rilanciando un “mototurismo ecosostenibile” e “la ricerca di un nuovo equilibrio tra motociclismo e natura che favorisca la miglior convivenza possibile”.

 


In questo contesto sono stati studiati come detto nove percorsi, quasi tutti fra i 100 e i 200 chilometri, per invitare i motociclisti d’Italia (e non solo) a riscoprire le bellezze del nostro Paese, dai castelli del Torinese sino ai Colli Euganei, oppure fra Lazio e bellezze della Basilicata, o ancora nelle isole come in Sicilia e Sardegna. Ai tesserati Fmi, inoltre, la possibilità di sottoscrivere iscrizioni scontate al Fai per tutto l’anno e usufruire di ingressi gratuiti o riduzioni per i vari eventi organizzati dal Fondo Ambiente, oltre che agevolazioni con 1.600 realtà culturali in tutta Italia.

 

Castello e Parco di Masino a Caravino (To) – 117 km, dislivello 1800 m. Un viaggio fra le sinuose curve delle vallate del Piemonte, partendo dal Castello di Masino, sontuosa dimora dei Valperga oggi di proprietà del FAI, sino all’Anfiteatro Morenico di Ivrea, toccando le sponde del Lago di Viverone e boschi della Serra.


Varese, dintorni e le ville – 122 km, dislivello 2000 m. In moto da Villa e Collezione Panza; usciti da Varese, sino ai boschi del “Brinzio” per ricongiungersi alla Valcuvia, dove si trova Villa Della Porta Bozzolo. Poi il passo del Cuvignone e la discesa sul Lago Maggiore fino al celebre Santuario di Santa Caterina del Sasso e poi la Valle Olona, dove si trovano il Monastero di Torba, le rovine di Castelseprio e il borgo di Castiglione Olona.


I colli Euganei – 72 km, dislivello 950 m. Perdersi nella bellezza dei colli veneti, da Villa dei Vescovi, oggi proprietà del FAI, attraversando in due differenti percorsi  i Colli Euganei prima su a Calaone, poi giù ad Arquà Petrarca e Galzignano e poi su fino al Passo del Roverello e ancora su, fino al Valico del Roccolo.


L’Umbria segreta e le meraviglie di Assisi – 121 km, dislivello 2100 m. Si parte dal Bosco di San Francesco ad Assisi, poi le pendici del Monte Subasio, Spello, Foligno, si toccheranno anche i borghi di Trevi, Montefalco, Bevagna e Bettona, e infine il rientro ad Assisi.


Lazio nascosto, Tivoli e Appennino – 155 km, dislivello 3026 m. L’itinerario parte dal Parco Villa Gregoriana a Tivoli e attraversa aree selvagge dell’Appennino. Prima tappa, Palestrina, e a metà itinerario a Subiaco, tipico borgo coronato da una maestosa rocca, poi al ritorno tra tante curve i borghi di Ciciliano, Vicovaro e Castel Madama.


Basilicata on the road: da Matera a Tricarico – 190 km, dislivello 2659 m. Attraversare in moto la splendida Basilicata partendo da Matera e i suoi Sassi e poi, danzando tra le colline a bordo di una due ruote, si costeggiano le rive del lago San Giuliano e  si sale su un altopiano panoramico fino al borgo medievale di Tricarico, poi Irsina, Bosco Difesa Grande e ritorno a Matera.


Puglia, da Lecce ai borghi del Salento – 154 km, dislivello 185 m. Un percorso pianeggiante che inizia dall’Abbazia di Santa Maria di Cerrate e passa per le campagne fino al Salento greco, passando per Galatina (con la sua celebre basilica affrescata), Nardò (con la sua piazza barocca), Copertino (famosa per il suo castello).


Nel cuore del sud-ovest sardo – 210 km, 1750 m. In Sardegna un percorso in moto che inizia dalle Saline Conti Vecchi ad Assemini (CA), sino ai monti selvaggi della Riserva Gutturu Mannu passando per nuraghe, parchi archeologici, spiagge, chiese romaniche, miniere e molto altro.


Sicilia e Agrigento fra arte e natura – 153 km, 2750 m. La meravigliosa Sicilia da scoprire in sella a una due ruote: un itinerario che parte dal Giardino della Kolymbethra, gioiello archeologico e agricolo nella Valle dei Templi di Agrigento, passando poi dalla Casa di Pirandello sino ai vulcanelli di Macalube. Da qui i borghi di Sant’Angelo Muxaro, Racalmuto e Naro e infine, prima di rientrare ad Agrigento, un giro alla Palma di Montechiaro, città del Gattopardo.