Vacanze più lunghe e in cui si spenderà qualcosa di più. Dopo due anni di sostanziale isolamento, con un crollo dei viaggi all’estero legati alle più assortite e labirintiche restrizioni internazionali a cui hanno resistito solo i più coraggiosi, la prossima estate si profila – stando almeno a un’indagine firmata da Marriott Bonvoy, il programma fedeltà del colosso Marriott International – di autentica corsa al viaggio. Il 52% degli italiani ha in programma una vacanza all’estero fra giugno e settembre e nove su dieci, l’88%, dichiara che spenderà più del solito. La media è di 1.177 euro a persona.
Questo aumento della spesa si verificherà soprattutto tra i viaggiatori più giovani che hanno in programma di viaggiare all’estero, tre quarti dei quali (76%) tra i 18 e i 24 anni e otto su dieci (79%) tra i 25 e i 34 anni. Gli under 25 prevedono infatti di spendere 1.553 euro, ovvero più di qualsiasi altra fascia d’età e nonostante una capacità di spesa inferiore.
Ma il grande ritorno, e l’autentica novità, è che le vacanze all’estero tornano ad allungarsi. Basta ai “fine settimana lunghi” o alle settimane striminzite: quest’anno gli italiani vogliono una permanenza più lunga del normale e la vogliono abbondante. Tra quelli che viaggeranno all’estero, circa la metà (45%) dichiara di avere in programma una permanenza più estesa, raggiungendo il 58% tra i viaggiatori della generazione Z tra i 18 e i 24 e il 57% tra quelli tra i 25 e i 34. Torneranno dunque le due settimane di vacanza: in precedenza la scelta più comune, questo lasso di tempo si è progressivamente ridotto negli ultimi anni per le cause più diverse, dal costo contenuto dei voli (che quest’anno tornerà invece a salire) che favoriva trasferte più frequenti ma anche più brevi, alla poca disponibilità di spesa o di ferie. Oggi, fra l’altro, molti possono ancora godere dell’elasticità garantita da smart working parziali o totali. Basti pensare che circa un terzo degli interpellati (30%) dichiara di non aver effettuato un viaggio di due settimane nel corso degli ultimi dieci anni o più.
La tendenza andrà dunque se non a ribaltarsi come minimo ad attenuarsi: il 32% dei viaggiatori intervistati ha infatti pianificato almeno una vacanza da due settimane o più. I dati rilevati da Marriott Bonvoy mostrano come quest’anno in Europa e Medio Oriente la percentuale di viaggiatori che ha prenotato vacanze estive più lunghe di 8-14 giorni sia raddoppiata rispetto al 2019. Non solo: sarà anche l’estate delle doppie vacanze. Più di quattro viaggiatori su dieci (41%) hanno infatti spiegato che quest’anno faranno più viaggi del solito tra giugno e settembre, tra questi il 58% costituito da under 25 e il 57% da persone tra i 25 e i 34 anni.
D’altronde questa vivacità non è sorprendente: per molti è il primo, vero viaggio dopo tre anni se non si considerano gite ed escursioni a stretto giro da casa. Solo il 17% degli italiani dichiara di essere stato in vacanza all’estero dall’inizio della pandemia e il 53% non ha messo piede fuori dall’Italia dall’estate del 2019, quasi tre anni fa. Tre persone su dieci infatti (30%) dicono di essere determinati a viaggiare quest’estate, è proprio il caso di dire costi quel che costi, e il 37% tra questi dichiara di aver pensato che le vacanze all’estero fossero troppo rischiose durante gli ultimi due anni.
Ma cosa cerca chi vuole partire a ogni costo? Viaggi votati al relax e alla comodità. Quasi un terzo (32%) dice infatti che la priorità per la propria vacanza è che sia “il più rilassante possibile” mentre il 30% dichiara di voler solamente fare “una pausa in un resort all-inclusive”. Nel frattempo, un terzo (25%) di coloro che viaggeranno ha in programma di trascorrere una vacanza da sogno per la serie “una volta nella vita”, scelta che probabilmente contribuirà all’aumento generale della spesa.
“I viaggiatori italiani desiderano una vacanza vera e propria quest’estate, e la pianificano su due settimane – spiega Neal Jones, Chief sales & marketing officer di Marriott International per Europa, Medio Oriente e Africa dichiara – molti hanno previsto di spendere molto più del solito e di trascorrere più tempo in vacanza rispetto a prima della pandemia, per compensare la mancanza di viaggi degli scorsi due anni. Si tratta di una novità positiva per l’industria di viaggio, dopo due anni durissimi”.
La ricerca è tratta dal rapporto intitolato “Joy of Travel di Marriott Bonvoy”, condotta su 14mila consumatori in Europa e Medio Oriente. Nello specifico, i dati italiani sono il frutto di un’indagine condotta su 2mila adulti italiani tra il 23 febbraio e il 10 marzo 2022 scorsi, rappresentativi della popolazione nazionale.