Le pesche in montagna sono più saporite. Ne è convinta Ludo e nessuno ha avuto da ridire. Erano davvero buonissime. Anche la coda ai bagni chimici dei concerti in montagna è più ordinata e anche se per questa tappa del Jova Beach Party in Valle d’Aosta eravamo in un parco, lo spirito da festa in spiaggia è stato mantenuto.
Nicholas si conferma un entusiasta. Nonostante sia il concerto numero 5 di 21, lui continua a ballare come se fosse il primo. E a meravigliarsi. Certo, del ristoratore con la barba lunga fino al petto pettinata in due code decorate da un campanellino ciascuna ci siamo meravigliati un po’ tutti, soprattutto quando sotto quella scorza da metallaro montano armato di casco e mazza da baseball (per servire l’amaro a fine cena) abbiamo trovato una persona gentilissima. “Speriamo sia un successo questo concerto”, si è augurato Jean-Claude. “Qui per il Papa sono venuti in 200 e per la sagra della mucca in 20mila”. La sagra della mucca non è stata bissata, ma l’augurio di Jean-Claude si è avverato.
In mezzo al pubblico abbiamo immaginato quale superpotere green servisse per salvare il Pianeta. Trasformare la plastica in fiori o attirare tutte le lattine come una calamita, sarebbe una figata. Ma bastano anche piccoli gesti. “Sto cercando nel mio piccolo di consumare sempre meno carne”, ha raccontato la fumettista Mirka Andolfo a Jas prima che posasse il microfono e si lanciasse a ballare tra la folla, cantando tutti i testi a memoria. Questa canzoni le sa davvero, non come quelle religiose che fingeva di cantare alla scuola cattolica (che ha frequentato nonostante sia musulmana perché i suoi genitori volevano che “imparasse ad apprezzare la diversità”) per non mettere a disagio la suora maestra. Alle scrivanie della redazione è rimasta solo Charlie, a sfidare i decibel per montare l’intervista.
Sul treno Giada e Nicholas sfogliano manga, un grande cliché dei fumettisti. Diego controlla che il gruppo non si perda e prova a coinvolgerci con indovinelli sui numeri che tra un “ho sonno” e uno sbadiglio nessuna sa risolvere e cadere nel vuoto. Meglio giocare a Exploding Kittens. Il bollettino dei treni informa che anche a sto giro non siamo stati fortunati, nessuno sciopero ma un bel ritardo di 2 ore e mezza e un cambio non previsto. Dai, poteva andare peggio.
Vediamo che sorprese ci riserverà la Liguria. Ci vediamo domenica ad Albenga.