I siti patrimonio mondiale dell’umanità sono oggi 1.154: 897 di genere culturale, 218 naturali e 39 misti. Di questi, oltre cinquanta sono considerati a rischio. Stiamo parlando di quelli riconosciuti da Unesco. Il paese col maggior numero di riconoscimenti è proprio l’Italia, con 59 siti: gli ultimi sono arrivati nei mesi scorsi. Si tratta di Montecatini inserita tra le Grandi città termali d’Europa, dello splendido il ciclo pittorico degli otto edifici e complessi monumentali nel centro storico di Padova, tra i quali la Cappella degli Scrovegni affrescata da Giotto e gli affreschi del Palazzo della Ragione. Ma anche dei portici di Bologna e di 8mila ettari di foreste italiane all’interno della candidatura transnazionale “Foreste primordiali dei faggi dei Carpazi e di altre regioni d’Europa”. Nella classifica internazionale seguono la Cina a quota 56 siti e la Germania a 51. Francia e Spagna sono a 49 mentre gli Stati Uniti ne contano in totale 24.
Ma quali sono quelli più immortalati su Instagram, vetrina ineguagliabile anche per il turismo e i viaggi? La società creativa britannica Design Bundles ha condotto un’approfondita analisi per scoprire quante volte i siti Unesco siano stati taggati all’interno dei post pubblicati sulla piattaforma videofotografica controllata da Facebook. Al vertice c’è il centro storico di Roma, che ha raccolto qualcosa come 61.2 milioni di post. I 14mila chilometri quadrati di territorio comunale ne fanno parte dal 1980 e comprendono quasi tutta la superficie dei 22 rioni che compongono il centro storico, all’interno di mura aureliane e gianicolensi. Alle spalle della capitale si piazza Rio de Janeiro con 45 milioni di foto o video taggati o geolocalizzati e la laguna di Venezia con 25.7 milioni di post. Questo il podio, che dunque premia l’Italia con numeri impressionanti, quelli che solo social network con miliardi di iscritti (Instagram ne conta più di un miliardo attivi ogni mese) possono garantire.
Alla quarta posizione c’è la capitale ucraina Kiev con 21.9 milioni di post seguita da un altro sito Unesco italiano: il centro storico di Firenze, che è iscritto alla lista un paio di anni dopo quello romano, nel 1982. La zona principale corrisponde alla parte della città circondata dai viali e dalle mura medievali. Sul social guidato da Adam Mosseri ha raccolto quest’anno, e senz’altro per tutti i numeri saliranno nel corso del prossimo mese e mezzo considerando movimenti e viaggi durante le festività, 21.5 milioni di post. Sesto posto per un altro incantevole centro storico, quello di Praga, ma con grande distacco da Firenze: 17.7 milioni di foto e clip pubblicati. Settima posizione per Budapest, ottava per Brasilia (rispettivamente con 14.6 e 13.2 milioni di post) e per il centro storico di San Pietroburgo (11.9 milioni di post). Questi sono i siti Unesco che hanno superato la soglia di 10 milioni di pubblicazioni.
Scorrendo nell’indagine segue un incredibile giro del mondo: spunta per esempio città di Quito, affascinante capitale dell’Ecuador a 2.850 metri nel centro di una valle Andina. Fra l’altro, insieme a Cracovia in Polonia fu il primo sito inserito in lista il 18 settembre 1978. L’elenco stilato dal gruppo, che ha messo sotto la lente i primi 145 siti e poi calcolato le loro menzioni sul social a partire dallo scorso gennaio, include anche la città vecchia e nuova di Edimburgo fra viuzze medievali e quartieri settecenteschi, Lione e un altro sito italiano, Verona, inserita dall’assemblea plenaria del World Heritage Committee nella World Heritage List più di recente, nel 2000. La città degli innamorati ha raccolto 5.6 milioni di post. Dietro ci sono la capitale marocchina Rabat, il parco nazionale di Yosemite, in California (quindicesimo, ma primo tra i siti “naturali”, e il Grand Canyon che anticipano la vecchia Havana, il paesaggio culturale di Bali e la cattedrale di Notre-Dame a Parigi, entrata a far parte dei siti Unesco nel 1991 e in via di ricostruzione dopo il feroce incendio del 15 aprile 2019.
Quanto ai siti italiani, fra i più menzionati e taggati su Instagram spiccano infine anche i nove gruppi dolomitici inseriti nell’elenco nel 2009 e che ricadono nelle province di Belluno, Bolzano, Pordenone, Trento e Udine in considerazione dell’unicità e della bellezza del paesaggio, nonché della loro importanza geologica e geomorfologica. Hanno raccolto 2.5 milioni di post. Fra gli altri siti particolarmente popolari anche la città di Dubrovnik, Lussemburgo o il parco di Yellowstone, a cavallo di Wyoming, Idaho e Montana.