Il racconto, con dovizia di particolari, di un viaggio attraverso i luoghi più affascinanti e misteriosi della Penisola, passando attraverso una parte del suo sconfinato patrimonio immateriale – così l’Unesco definisce le tradizioni, le leggende, i miti e il folklore di un popolo – senza il quale la Storia umana sarebbe solo lettera morta.
“Italia Sacra, straordinaria e misteriosa – Viaggio per esploratori con l’anima”, del giornalista e redattore di Tv2000 Luigi Ferraiuolo, non è un libro specialistico ma, spiega l’autore, un lungo, lunghissimo articolo di giornale, “come quelli da leggere la domenica, come si trovavano una volta nei grandi quotidiani, per scoprire volti nuovi, sconosciuti del nostro Paese e muovere la curiosità dei lettori”. Perché, come recita la citazione in apertura, “chiunque può essere un turista, e l’Italia bella è per gli esploratori”.
Fin dalla prima pagina il lettore viene invitato alla scoperta. Dove si trovano, in Italia, le “chiese delle ossa”? Dove si venera la Madonna dei femminielli? E quella della ‘ndrangheta? E dove sono le città sotterranee? E i parchi dell’orrore e della meraviglia? La tomba di Dracula o la spada di Re Artù? Che cos’è il caseum lodigianum? Dove si svolgono i riti di sangue più straordinari al mondo? Dove possiamo assistere alla danza dei coltelli e qual è il suo significato? Dove si trova il cimitero degli eretici? Qual è il segreto della Sacra di San Michele? “Italia sacra, straordinaria e misteriosa” è un romanzo di viaggi ma anche una guida all’avventura, per conoscere il mondo, “volgendo la testa all’insù, – continua Ferraiuolo – alla scoperta di quello che non vediamo mai, nonostante app e social”.
Il libro è una vera e propria caccia al tesoro, alla maniera di Indiana Jones o di Martin Mystere, nelle meraviglie più nascoste d’Italia, il Paese con il più ampio patrimonio immateriale dell’umanità, diviso tra mille campanili. Un viaggio che va dalla vera casa di Babbo Natale alla Scuola dei Gladiatori che facevano concorrenza a Spartaco; dalla Sacra di San Michele che ispirò “Il Nome della Rosa” di Umberto Eco a Villa Palagonia in Sicilia; dalla Madonna della Guerra a Scicli alle Triremi di Caligola; fino alle anime del Purgatorio nascoste nel cuore di Roma.
Partire dal concetto di “sacro” consente a Ferraiuolo di avviare un viaggio che ci fa comprendere buona parte della cultura italiana ed europea, fondata non solo su aspetti devozionali: trattare le forme di sacralità e le sue manifestazioni a vari livelli e in diversi periodi storici, vuol dire infatti quanto meno conoscere la cultura di un territorio ed è proprio lì che l’autore ci conduce, addentrandosi in ambiti poco noti, tra piccoli borghi in cui un reperto archeologico, un’immagine sacra o una reliquia hanno attirato nel corso dei secoli, dall’antichità a oggi, l’attenzione di folle di devoti, spingendoli ad elaborare forme particolari e spesso spettacolari di manifestazione di un credo.
Ferraiuolo, lodigiano, spazia geograficamente, storicamente e tematicamente tra devozioni antiche e moderne, colte e popolari, mostrando al lettore che l’avventura esiste ancora, nonostante la concorrenza dei telefonini. Un libro che è un viaggio da fermi tra il mondo laico e la religione, da fare nel salotto di casa. Un itinerario che si snoda lungo tutto l’anno e in tutta la penisola, collegando tra loro realtà ed eventi apparentemente lontani, ma vicini sotto gli aspetti più vari. Alla scoperta del mistero che avvolge la nostra Storia, rendendola così unica e preziosa.