Da una parte all’altra del Cervino grazie a una funivia che offre “la più alta traversata delle Alpi”: il “sogno lungo ottant’anni” è finalmente realtà. Con l’inaugurazione della funivia trifune tra la stazione di Plateau Rosa/Testa Grigia (3480 metri), sul confine italiano, e il Piccolo Cervino (3.883 metri), la società degli impianti di Zermatt (Svizzera) ha completato il collegamento con Cervinia.

Chiunque, non solo gli sciatori e gli alpinisti, potrà osservare da vicino ghiacciai e crepacci, per quasi tutto l’anno. Scenari che la nebbia e una fitta nevicata hanno nascosto durante la cerimonia di apertura, presentata dall’italo svizzera Michelle Hunziker (“quando andavo in vacanza a Zermatt con mia figlia che era piccola sognavo di poter andare dall’altra parte del Cervino”).

Cervino, sorvolare in funivia il confine

L’idea di un collegamento fra Italia e Svizzera al cospetto del Cervino non è nuova. Basti pensare che il primo progetto di legare Zermatt e Cervinia risale al 1939. Ci sono stati vari tentativi ma non se ne è fatto nulla per tanto tempo. Ma Cervinia e Zermatt (che è uno di quei comuni di montagna elvetici dove si arriva, da valle soltanto in treno, lasciando i veicoli nella stazione base di Täsch, non hanno mai smesso di crederci. Tanto che nella località del Vallese sono stati investiti 60 milioni di euro per realizzare nel 2018 la nuova linea sulla tratta fra Trockner Steg e Piccolo Cervino (la vecchia, esistente dal 1979, non è più accessibile al pubblico), e ulteriori 60 milioni per il nuovo collegamento, la Glacier Ride, 1,6 km in sospensione sopra il ghiacciaio del Teodulo, a superare i 363 metri di dislivello.

Dieci cabine – comprese le due lussuose ‘Crystal ride’, con vista anche attraverso il pavimento – da 28 posti l’una, che viaggiano a 7,5 metri al secondo, con una capacità di 1.300 persone l’ora.

Il tutto realizzato dall’azienda altoatesina Leitner con il design di Pininfarina.

Uno sconfinamento che toglierà il respiro

Sarà un’esperienza mozzafiato. L’intenzione però non è aprire a un turismo di massa perché “la natura è il nostro asset principale e va protetta”, ha aggiunto. Anche questo spiega il costo del collegamento che da Zermatt a Breuil-Cervinia andata e ritorno sarà circa di 240 euro. “Fra cento anni si parlerà ancora di questo progetto”, è pronto a scommettere.

Cifre che si dimezzano se si sceglie di arrivare al Piccolo Cervino, senza scendere a Zermatt. “Noi non vendiamo una salita in funivia. Vendiamo un’esperienza che è completamente diversa da salire su un impianto a fune in tutta Italia” ha dichiarato Federico Maquignaz, presidente e amministratore delegato della società Cervino spa, che gestisce gli impianti di risalita sul versante italiano, da Cervinia a Plateau Rosa. “Abbiamo avuto già parecchi riscontri da parte di tour operator che sono in Italia ma che hanno agganci con paesi asiatici che sono interessatissimi a questa connessione. Atterrando a Roma e Milano possono tranquillamente passare a Zermatt, prendere il treno, andare a Ginevra e poi completare il loro tour in Europa”.

Michelle Hunziker con il ceo della funivia Zermatt Bergbahnen, Markus Haslerwith

Michelle Hunziker con il ceo della funivia Zermatt Bergbahnen, Markus Haslerwith

 

Nell’autunno 2018 era già stato inaugurato il primo dei due tronchi della funivia, quello dal Piccolo Cervino a Trockener Steg (2.923 metri). Per un costo complessivo di 120 milioni di franchi, a cui seguiranno investimenti nel marchio, per un totale 200 milioni in dieci anni, ha anticipato Franz Julen, presidente della società degli impianti di risalita di Zermatt. Julen ora rilancia, sperando che la Valle d’Aosta realizzi il suo tassello mancante: la contestata funivia nel vallone protetto di Cime bianche, che collegherebbe Zermatt e Cervinia a Champoluc, Gressoney e Alagna. Creando uno dei più grandi comprensori d’Europa.