Siamo disallineati. Poco consapevoli. Distratti. Per esempio, il 78% degli italiani pensa di consumare meno di 200 litri d’acqua al giorno e solo il 6% si attribuisce appunto un consumo superiore a quella soglia. Non basta: appena il 35% degli italiani ritiene il consumo idrico pro-capite in Italia superiore alla media europea, il 32% non controlla abitualmente eventuali perdite d’acqua in casa e ancora il 29% non utilizza la lavatrice a pieno carico. Meno di uno su quattro usa di solito la lavastoviglie – grazie alla quale è invece possibile ottenere un risparmio fino a 110 litri d’acqua al giorno (se ne consumano in media 12 litri contro i 122 del lavaggio a mano) – e solo il 23% evita l’inutile pratica di sciacquare i piatti a mano prima di avviare il ciclo di lavaggio.

Sono solo alcuni dei numeri che escono da una ricerca nazionale a condotta da YouGov per Finish sulle abitudini di comportamento in termini di consumo idrico. L’impegno del gruppo si inserisce ormai da anni all’interno del progetto Acqua nelle nostre mani, dedicato alla sensibilizzazione – con attività originali, artistiche e divulgative – verso un atteggiamento virtuoso nei confronti di una risorsa scarsa e dunque fondamentale. Una di queste attività si ripeterà, dopo la tappa romana dello scorso autunno, in occasione della Giornata mondiale dell’acqua che cadrà il 22 marzo: a Milano, in piazza XXV Aprile, comparirà un gigantesco bidone dell’acqua (con le caratteristiche, quindi, di un contenitore stradale della spazzatura) capace di contenere oltre 6mila litri d’acqua che corrispondono circa al consumo settimanale di una famiglia di quattro persone. Tutto questo per fornire una consapevolezza anche plastica e visiva rispetto al consumo smodato d’acqua nel nostro paese.

I consigli per risparmiare acqua in casa

Il consumo d’acqua delle famiglie italiane si aggira infatti intorno ai 220 litri per persona al giorno, un dato superiore alla media europea. A livello globale, il consumo domestico varia naturalmente tra paesi sviluppati e in via di sviluppo, con sprechi insostenibili nei primi. Si stima che circa 30-50% dell’acqua usata in casa venga sprecata, soprattutto a causa di perdite, usi smodati e abitudini poco sostenibili – talvolta rivendicate con scarsa sensibilità – come lasciare il rubinetto aperto mentre ci si lava i denti o utilizzare lavatrici e lavastoviglie a mezzo carico. Per ridurre gli sprechi, è essenziale adottare comportamenti più responsabili.

  • Riparare le perdite è un primo passo essenziale, poiché un rubinetto che gocciola può sprecare fino a 5mila litri di acqua all’anno. Anche chiuderlo mentre ci si lava i denti, si fanno altre attività in bagno o si insaponano i piatti è un gesto importante, che permette di risparmiare fino a 6-12 litri al minuto.
  • Usare lavatrici e lavastoviglie solo a pieno carico consente ovviamente di ottimizzare il consumo d’acqua ed energia.
  • Preferire la doccia al bagno in vasca può fare poi una grande differenza: una doccia di cinque minuti consuma circa 50-70 litri d’acqua, mentre un bagno ne richiede fino a 200.
  • Raccogliere l’acqua piovana è un’ottima soluzione per annaffiare le piante o lavare l’auto senza sprechi mentre per l’irrigazione è meglio scegliere le ore serali o mattutine per evitare l’evaporazione e riutilizzare, quando possibile, l’acqua di cottura raffreddata.
  • Infine, installare riduttori di flusso nei rubinetti e nelle docce può ridurre il consumo fino al 50%, senza compromettere la pressione dell’acqua. Con piccoli gesti quotidiani possiamo insomma contribuire a preservare questa risorsa preziosa.

La gestione delle risorse idriche e la consapevolezza dei singoli sui consumi e sugli sprechi diventano un tema di assoluta rilevanza, su cui intervenire con urgenza con attività educative e di sensibilizzazione, proprio in un periodo in cui le regioni del sud Italia affrontano un incremento del 50% nella probabilità di siccità estrema a causa del cambiamento climatico. La Sicilia e la Puglia affrontano difficoltà croniche nella gestione idrica ma anche la Pianura Padana, ad esempio, registra da anni livelli critici del fiume Po. Secondo le previsioni, i ribaltamenti climatici e l’aumento della domanda d’acqua agricola e domestica potrebbero aggravare la situazione nei prossimi anni, rendendo essenziali politiche di gestione sostenibile e investimenti in infrastrutture per il risparmio e il riutilizzo delle risorse idriche.

Il progetto “Acqua nelle nostre mani”

Alla luce di questo scenario impressionante – Finish ha rinnovato anche nel 2025 il suo impegno nella tutela delle risorse idriche con il progetto “Acqua nelle nostre mani”. Dopo le iniziative sviluppate in passato su tutto il territorio nazionale, e con la pubblicazione nel 2022 della prima, drammaticamente provocatoria Guida turistica ai deserti d’Italia con gli scatti del fotografo Gabriele Galimberti, quest’anno il gruppo ha appunto deciso di realizzare una speciale installazione a Roma e Milano, in luoghi di grande passaggio nel centro delle città, con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini sul tema dello spreco idrico e della quantità d’acqua consumata, molto spesso inconsapevolmente.