Non abbiamo fatto in tempo ad appoggiare i bagagli dopo Gressan che eccoci pronti per la quarta tappa del Jova Beach Party 2022: Villanova d’Albenga, in Liguria. La redazione ha seguito alla lettera i consigli di Azzurra: siamo arrivati in treno, pronti a scoprire e a raccontarvi tutto di questa città. Dai finestrini abbiamo potuto vedere molte delle bellissime spiagge di questa regione, anche se stavolta il concerto non si terrà sulla sabbia, ma all’Ippodromo dei Fiori.
Villanova d’Albenga è una città incastonata tra mari e monti dove è possibile praticare sport outdoor di tutti i tipi, come la bici. La Liguria è molto amata dai ciclisti, tanto che in tutta la regione ci sono più di 130 percorsi e ciclovie dedicate sia ai principianti che ai più esperti. Un progetto di prossima realizzazione è la ciclovia tirrenica: “Mille chilometri dal confine con la Francia fino a Roma, lungo il mare e attraverso territori bellissimi come il ponente ligure e le Cinque Terre”, ci ha raccontato Giorgio Ceccarelli, il vice-coordinatore Fiab area Nord Ovest che segue le attività di sensibilizzazione per una mobilità più sostenibile e l’organizzazione del percorso in bicicletta per raggiungere il Jova Beach Party.
La vera particolarità della zona è però una testuggine (e non tartaruga, quella è di mare!) palustre: la Emys orbicularis ingauna. “La specie originaria di Albenga era ritenuta estinta fino alla fine degli anni ’90, dal momento che le zone stagnanti in cui vive si sono ridotte moltissimo nel corso degli anni”, ci ha spiegato Anna Tedesco dell’ufficio Aree protette, riserve e biodiversità. “Quando è stata riscoperta, la provincia di Savona ha attivato vari progetti di rinaturazione, appoggiandosi al centro Emys e all’Acquario di Genova. Gli esemplari, dopo alcuni anni all’Acquario di Genova, vengono reintrodotti in natura dal centro Emys e monitorati per tutta la loro esistenza. Con il progetto Ri-Party-Amo rafforzeremo la popolazione nell’area dove confluiscono il torrente Arroscia e il Neva. A giugno, in una prima fase del progetto, abbiamo rilasciato 15 testuggini in questa zona”.
Tedesco ci ha dato anche alcuni consigli, che sicuramente Azzurra apprezzerà molto, per tutelare questa testuggine: “I cittadini e i turisti devono rispettare i siti di rilascio e soprattutto non liberare in natura testuggini “aliene”, cioè non originarie di queste zone, perché spesso sono molto più aggressive della Emys orbicularis e possono creare uno scompenso a livello ecologico”.
*Giulia Morini è una speaker di Radioimmaginaria e fa parte della redazione Fonti Attendibili