Qualcosa tra le onde è cambiato. Kassia Meador, stile inimitabile e passi aggraziati sul suo longboard, è una leggenda nel mondo del surf. Cavalca le onde della California e del Pianeta da quando ha 14 anni e oggi che è arrivata ai 40 si dice estremamente preoccupata per come sta mutando il “suo” mare: le alghe kelp che un tempo popolavano ogni angolo dei fondali stanno scomparendo e senza di loro si trasformano gli ecosistemi, perfino il surf cambia.

In molte coste della California le alghe kelp sono infatti decimate, si stima fra il 75 e il 90% in meno, spesso a causa della crisi climatica che con l’aumento delle temperature innesca dinamiche, tra perdita di specie e biodiversità, difficili da arrestare. Senza kelp cambia l’impatto delle correnti e la presenza degli squali, si trasformano le onde, ma soprattutto i fondali – privando la fauna di una forma di sostentamento come le alghe – si impoveriscono oppure per contro arricchiscono di specie, come alcuni ricci, prima presenti in piccole quantità. Così Meador ha deciso di spendersi in prima persona, contribuendo a ripopolare i fondali di alghe.

 

“Faccio surf da 25 anni e negli ultimi 10 anni mi sono chiesta più volte: dove sono finite tutte le alghe? Come surfisti ci immergiamo costantemente nella natura e osserviamo in prima persona gli effetti del cambiamento climatico. Ho pensato che fosse il caso di intervenire” ha raccontato di recente Meador a Bloomberg.

Nata e cresciuta  in California, a 17 anni Meador era già una surfista con tanto di sponsor impegnata nei circuiti internazionali. Nel 2013 ha lanciato un suo marchio di prodotti da surf dedicato alle donne: è improntato sulla sostenibilità e promuove ad esempio il riciclo delle mute (fatte tra l’altro con materiali sostenibili), in modo da recuperare il vecchio neoprene, e collabora con diverse associazioni ecologiste per la salvaguardia degli oceani.

 

Da qualche tempo la sua attenzione è dedicata però in particolare al ripristino delle alghe kelp, vegetali capaci di crescere anche di mezzo metro in un giorno in condizioni ottimali, e una straordinaria fonte di aiuto per il Pianeta: queste alghe infatti sequestrano anche 5 volte più carbonio rispetto agli alberi. Inoltre, come ricorda Meador, sono strette alleate dei surfisti: ad esempio le foreste sottomarine aiutano a tenere lontani gli squali dalla costa.

A causa del nuovo clima però “le ondate di calore in California hanno ucciso migliaia di stelle marine giganti che a loro volta predavano i ricci. Senza stelle i ricci sono diventati sempre più comuni e hanno mangiato le alghe: oggi le praterie di Kelp sono letteralmente sparite” spiega l’imprenditrice.

 

Per questo, nel tentativo di ripristinare i fondali, con la sua azienda (Kassia+Surf) ha deciso di donare il 2% del suo fatturato annuo lordo a SeaTrees, organizzazione che si occupa del ripristino delle foreste di alghe e di piantare mangrovie. In qualità di ambasciatrice di SeaTrees Meador oggi si impegna in prima persona nel recupero delle kelp e anche nell’educazione ambientale nel tentativo di “guidare un cambiamento necessario” fra le persone, un cambiamento che favorisca una nuova coscienza per l’ambiente.

 

In attesa di vedere le alghe crescere nuovamente, la surfista si è immersa al largo di Palos Verdes per vedere con i suoi occhi i benefici del lavoro di SeaTrees: i fondali sono stati ripuliti ed è stata ristabilita la densità di ricci, prima sovrabbondanti. “I progetti – chiosa la campionessa – stanno dando i primi frutti: le alghe tornano pian piano a prosperare. Sono felice. Noi surfisti – conclude Kassia – viviamo e respiriamo l’oceano: abbiamo il dovere di occuparci della salute del mare e di condividere i suoi problemi con la comunità in modo da poterlo aiutare”.