Il governo danese ha annunciato un accordo tra i partiti di maggioranza sull’introduzione di una carbon tax sugli allevamenti nel 2030, che sarebbe una prima mondiale, come parte di un piano per rendere l’agricoltura più verde. I partiti di maggioranza in parlamento hanno concordato i dettagli di un accordo per tassare le emissioni di metano, il secondo gas serra più potente nell’atmosfera, causate dalle flatulenze dei bovini e dei suini danesi a partire dal 2030, ha dichiarato il ministro in conferenza stampa.

“Saremo il primo Paese al mondo a introdurre una carbon tax sull’agricoltura”, ha dichiarato il ministro del Clima Lars Aagaard presentando l’accordo, denominato ‘’Tripartito verde’’. A partire dal 2030, le emissioni di metano provenienti dagli allevamenti saranno tassate con un’aliquota di 300 corone (40,2 euro) per tonnellata di CO2 equivalente, che salirà a 750 corone per tonnellata nel 2035.


Grazie a una detrazione fiscale del 60%, il costo per gli agricoltori passerà da 120 corone per tonnellata nel 2030 a 300 corone nel 2035. Questa decisione fa parte di un testo più ampio sulla transizione ecologica nell’agricoltura, che dovrebbe ridurre le emissioni di azoto di 13.780 tonnellate all’anno entro il 2027. Un primo accordo di principio è stato raggiunto alla fine di giugno tra il governo e i rappresentanti degli allevatori, dell’industria e dei sindacati. Il testo presentato oggi tra il governo e i quattro partiti di maggioranza deve ancora essere votato in Parlamento.

In una dichiarazione, i firmatari hanno descritto l’accordo come “il più grande cambiamento del paesaggio danese da oltre 100 anni”. “La natura danese cambierà in un modo che non abbiamo mai visto da quando le zone umide sono state prosciugate nel 1864”, ha dichiarato il ministro responsabile dell’accordo, Jeppe Bruus. Circa il 10% delle terre coltivate sarà restituito alla natura, compresa la piantumazione di 250.000 ettari di foresta, ovvero un miliardo di alberi, l’equivalente di “38 volte il giro del pianeta”, ha dichiarato Bruus.


Secondo un rapporto parlamentare, circa il 60% della superficie della Danimarca è attualmente coltivato, il che la rende il Paese con la più grande quota di terra coltivata, insieme al Bangladesh. Secondo il Consiglio danese per l’agricoltura e l’alimentazione, la Danimarca è uno dei principali esportatori di carne suina, che rappresenta quasi la metà delle esportazioni agricole del Paese.