Le foreste possono essere maestose e imponenti. Di solito crescono in spazi aperti, pendici delle montagne, valli. Ne è stata però scoperta una in un posto sorprendente: cresce sul fondo di una dolina, una voragine lunga 306 metri, profonda 192, larga 150, con un volume di 5 milioni di metri cubi. È stata trovata in Cina, all’interno di una zona carsica della regione Guangxi Zhuang, vicino alla città di Luoxi e in particolare al villaggio di Ping’e. Il sito, noto per questo tipo di formazioni, è diventato patrimonio Unesco.
Questo tipo di paesaggi si formano in seguito alla dissoluzione della roccia che in questa regione è costituita da calcare, composto da carbonato di calcio, un materiale che si scioglie in acqua. La pioggia, che è leggermente acida, mentre attraversa il substrato dissolve l’anidride carbonica e diventa ancora più acida e questo le permette di scavare tunnel e buchi. Se una camera diventa abbastanza grande, la parte superiore collassa, generando un pozzo. Situazioni simili sono presenti anche in Messico e Papua Nuova Guinea. Non sono numerosissime: se ne contano in tutto circa 200. Ci sono zone carsiche anche in altre parti del mondo, come in Italia, ma hanno fessure con conformazioni diverse, profonde appena uno o due metri, oppure più profonde ma con aperture molto piccole. Quelle cinesi sono invece quelle più grandi al mondo.
Il team internazionale, che comprendeva scienziati cinesi, inglesi e francesi, ha identificato 19 nuove voragini, tra cui quella che conteneva una vegetazione lussureggiante. Il loro nome in cinese è tiankeng, che significa pozzo del paradiso. Un nome appropriato visto che quello appena identificato e dove si trova la foresta, contiene alberi alti fino a 40 metri. Il sottobosco, fittissimo, è alto come un uomo, nonostante i rami delle piante più alti, che si spingono verso la luce, tendano a coprire l’intera superficie. È facile immaginare che possa ospitare anche specie rare o non ancora mai scoperte, e anche una abbondante vita animale, ma le indagini sono solo agli inizi e questi aspetti non sono ancora stati studiati .
Non è la prima volta che vengono scoperte situazioni simili, anche se non della stessa portata. Nel Texas occidentale, c’è una caverna che ospita felci tropicali, le cui spore sono state portate dai pipistrelli che passano lungo le loro rotte migratorie tra Sud e Centro America. E in Cina, nelle provincie di Huabei e Shaanxi ne sono presenti altre, meno profonde e più larghe, che sono in grado di ospitare rododendri, la Paris polyphylla, che produce uno splendido fiore, e, tra gli animali, il cobra. Nella provincia dello Younnan, nel settembre scorso, sempre in un abisso, i botanici hanno scoperto esemplari di Petrocosmea grandiflora e Elaeagnus bambusetorum, due specie che si credevano estinte da più di cento anni.
Il fondo della dolina di Ping’e non è chiuso, ci sono tre aperture, e questo potrebbe aver aiutato le piante ad avere più aria disponibile. Per il resto sono disponibili tutti i fattori di crescita necessari: c’è evidentemente abbastanza luce, la materia organica che si decompone fornisce in continuazione le sostanze concimanti e non manca l’acqua: i carsismi sono veri e propri bacini acquiferi che infatti, a livello planetario, provvedono a soddisfare i bisogni di oltre 700 milioni di persone. Temperature elevate e la costante umidità che caratterizza questo ecosistema lo rendono ricco di biodiversità e stabile, proprio come avviene nei giardini in bottiglia, che provvedono da soli a riciclare i nutrienti e a produrre l’ossigeno di cui hanno bisogno.
Restando indisturbati gli organismi hanno potuto sviluppare una vita la cui evoluzione segue solo leggi naturali. In una ricerca pubblicata su Nature i ricercatori cinesi hanno potuto confermare che l’ambiente all’interno dei pozzi è particolarmente intatto e ospita una diversità di vita assente nelle aree circostanti. Gli alberi per esempio crescono in dimensioni maggiori. Hanno ipotizzato dunque che questo tipo di strutture possano servire da rifugio. Spesso le voragini sono collegate tra di loro, tramite fiumi sotterranei e gallerie comuni e potrebbe essere interessante scoprire se avvengono scambi anche nella vita che ospitano.